Non si ferma l’operazione militare del governo di Kiev nel Sud Est dell’Ucraina. A Luhansk, roccaforte dei ribelli, secondo fonti vicine al ministero degli Interni, l’esercito sta combattendo “quartiere per quartiere”. La notizia è stata confermata anche dal portavoce dei servizi di sicurezza ucraini Andriy Lysenko che ha dichiarato “stiamo avanzando verso il centro”.
La scorsa notte proprio il centro storico della città è stato pesantemente bombardato dall’aviazione. Luhansk è senza acqua e al buio da 17 giorni. Preoccupa anche la diffusione di malattie infettive: è stata sospesa la raccolta dei rifiuti che velocemente marciscono in strada viste le alte temperature di questi giorni.
L’infuriare dei combattimenti non ha impedito di recuperare le salme di 15 profughi colpiti mentre si trovavano a bordo di un autobus che li avrebbe portati lontano da Luhansk. L’incidente è avvenuto ieri, più precisamente sulla strada tra Novosvitlivka e Khryashchuvatye.
Secondo la ricostruzione di Kiev il convoglio formato da bus e automobili con a bordo esclusivamente civili e contrassegnato con bandiere bianche per rendersi riconoscibile è stato colpito da colpi di mortaio e razzi Grad esplosi dai filorussi.
Per il leader separatista Alexander Zacharenko “nessun convoglio di rifugiati è stato colpito nella regione di Luhansk”. In molti hanno fatto notare che i “Grad” sono in dotazione anche all’esercito ucraino.
La battaglia non si ferma neanche a Donetsk. La città e i centri vicini rimangono tuttora bersaglio dei colpi di artiglieria dell’esercito ucraino.
Jeffrey Feltman, il sottosegretario generale dell’Onu per gli Affari politici sarà oggi a Kiev per incontrare le autorità ucraine.
Intanto l’Ufficio dell’Onu per gli Affari Umanitari (UCHA) sottolinea il crescente “costo umano” dell’operazione governativa nelle regioni sudorientali dell’Ucraina.
Circa 2.119 persone sono morte dalla metà di aprile, di cui almeno 20 bambini. 5.043 persone sono state ferite nell’Est dell’Ucraina dal 13 agosto. In media 60 vittime al giorno. 155.800 gli sfollati. 188.000 si sono rifugiati in Russia. 22.000 persone sono fuggite da Donetsk e Luhansk in cinque giorni, la settimana scorsa.