Giro dell’Emilia 2018: Alessandro De Marchi doma il San Luca
Giro dell’Emilia 2018: Alessandro De Marchi doma il San Luca
Alessandro De Marchi del Team Bmc ha vinto il Giro dell’Emilia 2018, l’edizione numero 101 della corsa. Per lui si tratta del 5° successo in carriera, il 2° stagionale dopo una vittoria di tappa alla Vuelta. Un successo maturato grazie a un’azione partita ai 25 km dal traguardo, al terzo passaggio sul Muro di San Luca.
La corsa è stata caratterizzata da una forte pioggia che ha reso pericoloso il tratto in discesa. Tanti i big che si sono dovuti arrendere all’iniziativa del Rosso di Buja, tra cui Nibali, Bardet, Roglic, Moscon, Uran e Pinot.
A completare il podio Rigoberto Uran e Dylan Teuns, compagno di squadra proprio di De Marchi.
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Giro dell’Emilia 2018: il lottatore De Marchi
Alessandro De Marchi è un lottatore, uno di quei ciclisti che vince solo sputando il sangue e dando il 100%. È uno di quei corridori che vanno spesso in fuga, che ci provano in ogni modo e ogni tanto vincono
Ma il friulano non è solo questo: è anche un uomo squadra, sempre pronto a dare una mano ai suoi capitani.
L’anno prossimo andrà a correre per la CCC, a causa della chiusura dei battenti del suo attuale team. Siamo sicuri che anche nella nuova squadra il friulano sarà pieno di motivazioni e di grinta e lotterà per il meglio del suo team.
Ma De Marchi non è solo un lottatore che va forte sui percorsi misti.
Il friulano sta anche investendo su di sè, cercando di migliorare sempre di più sotto tutti gli aspetti: uno di questi sono le prove a cronometro. De Marchi ha deciso di voler diventare un cronoman, probabilmente ispirato dalla tradizione nelle prove contro il tempo della Bmc.
Al recente campionato nazionale a cronometro ha concluso in un’ottima 4° posizione. Al mondiale è arrivata una buonissima 28a piazza, considerando gli eccezionali cronoman presenti.
Giro dell’Emilia 2018: il Rosso di Buja De Marchi giù dalla bicicletta
Buja è il paese del ciclista, nel quale è iniziata per caso la sua avventura sulle due ruote. Racconta lui stesso di aver partecipato a una piccola “gincana” alla sagra paesana dove si è innamorato delle due ruote.
Si è sempre molto dichiarato molto legato alla sua terra, il Friuli Venezia Giulia.
Si è fatto portavoce anche di un progetto importante dal nome “Diamo un taglio alla sete“, per aiutare chi in Kenya svolge un’attività sentita nella ricerca di quel bene preziosissimo che è l’acqua.