Legge 104: permessi e agevolazioni, chi ha la priorità e come fare

In merito alla Legge 104 chi ha la priorità su permessi e agevolazioni tra i componenti del nucleo familiare? Facciamo un po’ di chiarezza.

Legge 104: permessi e agevolazioni, le priorità
Legge 104: permessi e agevolazioni, chi ha la priorità e come fare

Chi ha prima le agevolazioni per Legge 104


Tra i benefici garantiti ai titolari di Legge 104 vi sono anche i permessi e altri tipi di agevolazioni. Restando in materia di permessi, sono assicurati tre giorni di permesso mensile retribuito per dipendenti pubblici e privati che assistono familiari con handicap in situazione di gravità. Stando alla normativa di riferimento, i permessi sono comunque riconosciuti a un solo lavoratore dipendente per persona disabile. Quest’ultimo ha poi facoltà di scegliere chi tra i familiari lavoratori deve assisterlo. Infine, in caso di genitori o coniugi over 65, mancanti o deceduti, il lavoratore dipendente potrà assistere parenti fino al terzo grado. Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le priorità da prendere in considerazione per poter agevolare dei permessi e delle altre agevolazioni.

Al comma 3 dell’articolo 33 della Legge 104 si legge infatti quanto segue. “A condizione che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno […] il lavoratore dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di gravità ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa.”.

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Permessi Legge 104: chi può fruirne

L’articolo 24 della Legge n. 183/2010 è andato a modificare il sopraccitato comma 3 dell’articolo 33 della Legge 104 facendo chiarezza sulle priorità dei gradi di parentela relativi ai lavoratori dipendenti chiamati ad assistere i familiari con handicap. “A condizione che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno”, il lavoratore dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di gravità ha diritto a fruire 3 giorni di permesso mensile retribuito; questo periodo è coperto da contribuzione figurativa. E la fruizione può anche non essere continuativa. Le persone con handicap in situazione di gravità possono essere le seguenti.

In quest’ultima categoria possono dunque rientrare nonni, nipoti e fratelli o sorelle. Esiste poi anche una possibilità di assistere parenti e affini entro il terzo grado (ovvero zii e bisnonni ad esempio). Ma ciò può avvenire solo nel caso in cui i genitori del soggetto con handicap siano deceduti o mancanti, oppure siano over 65, o infine siano anche loro affetti da patologie invalidanti.

La stessa Legge a cui abbiamo fatto riferimento, infine, ha cancellato i requisiti di assistenza esclusiva e continuativa al parente disabile, se non convivente.

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Permessi Legge 104 e agevolazioni: come presentare la richiesta

Per poter fruire dei permessi 104 bisogna effettuare apposita domanda, che attesti tramite certificato l’handicap grave del familiare; il grado di parentela che lo correla; il fatto che il soggetto disabile non sia ricoverato in strutture ospedaliere; e infine che non vi è nessun altro familiare che lo assiste. Contrariamente a quanto già accaduto, è illegittima la richiesta da parte del datore di lavoro della presentazione di una certificazione firmata da tutti gli altri familiari del soggetto nella quale si attesti la loro impossibilità ad assistere il familiare. Di contro il datore di lavoro sarà comunque tenuto a valutare e verificare la correttezza dei requisiti e della richiesta inoltrata.

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