Iraq, M5S no all’invio di armi e truppe, sì al sostegno umanitario. Questo, in sintesi, il perno della risoluzione che i deputati del Movimento 5 Stelle presentaranno alla riunione straordinaria delle commissioni Affari Esteri e Difesa delle Camere per fronteggiare l’emergenza in Iraq.
Ad anticipare il contenuto del testo, la deputata M5S Maria Edera Spadoni sul suo profilo Facebook. Spadoni spiega che, “come M5S presenteremo una risoluzione in cui chiederemo: di dichiarare l’indisponibilità della Repubblica Italiana all’invio di armi e di truppe in Iraq e in Siria; di assumere una iniziativa internazionale per il cessate il fuoco, la smilitarizzazione delle città contese, l’apertura di corridoi umanitari, il ripristino delle forniture di acqua potabile e di energia elettrica, il sostegno e l’accoglienza ai profughi come precondizione per il ritorno in sicurezza degli stessi nei loro villaggi e case”.
IRAQ, SPADONI (M5S) “TUTTO GIA’ DECISO” – “Al Parlamento non tocca fare nulla se non ascoltare le due ministre che oggi verranno candidamente a riferirci quello che i capi delle diplomazie dei 28 paesi Ue hanno già deciso a ferragosto: inviare armi ai peshmerga curdi per contrastare l’avanzata dell’Isis. Tutto è già stato deciso”. È la denuncia della deputata M5S, Maria Edera Spadoni, che sul suo profilo Facebook, parla dell’emergenza in Iraq anticipando la risoluzione che il Movimento presenterà oggi in occasione della riunione delle commissioni Esteri e Difesa in merito all’invio di armi ai curdi per fronteggiare l’avanzata dell’Isis. “L’Ue -assicura l’esponente pentastellato- ha già deciso per noi, Parigi il 13 agosto ha già inviato il primo carico di armi e Londra è già a fianco dei curdi. Nel mentre Renzi invece di venire in parlamento si fa il giretto di rappresentanza in Iraq”.