Sondaggi politici Noto: manovra “pericolosa” secondo un terzo degli italiani
Per più di un terzo degli italiani, la manovra finanziaria preparata dal governo giallo verde è “pericolosa” tanto da portare il nostro Paese in crisi. A sostenerlo è un sondaggio Noto per Cartabianca secondo cui il 34% degli intervistati concorda con gli avvertimenti di Bruxelles e le paure dei mercati. Il 31% è invece di opinione opposta: considera la manovra “coraggiosa” e con essa l’Italia tornerà finalmente a crescere. Per il 22% degli italiani la legge di bilancio non sposterà gli equilibri e non cambierà quindi la posizione economica dei cittadini.
Il 44% degli intervistati ritiene che la manovra finanziaria non cambierà né in meglio né in peggio la propria posizione economica tra un anno. I pessimisti in questo caso battono gli ottimisti. Il 25% pensa infatti che fra un anno la propria posizione economica peggiorerà contro un 19% che invece fa calcoli opposti.
Sondaggi politici Noto: la posizione del governo
Bisognerà vedere se questa percezione rimarrà tale anche dopo gli ultimi aggiustamenti del Def. Secondo quanto riporta oggi Repubblica, il governo è pronto ad ammorbidire la propria posizione sul deficit: “salirà al 2,4%, ma solo nel 2019. Nei due anni successivi, invece, dovrebbe scendere fino a raggiungere il 2% nel 2021. Parallelamente l’esecutivo lavorerà per ridurre il debito pubblico”.
Eppure dal vertice del 2 ottobre a cui hanno partecipato il premier Conte, i vicepremier Di Maio e Salvini, i ministri Tria e Moavero Milanesi, i sottosegretari Giorgetti, Castelli e Garavaglia, un breve comunicato di Palazzo Chigi ribadiva “la volontà di portare avanti il programma di riforme e di disegnare la manovra in modo da accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell’arco del triennio”.
Questa mattina è inoltre prevista una nuova riunione. Secondo il Corriere, “la promessa di abbassare il deficit è anzitutto un segnale rivolto a Bruxelles. Un tentativo per evitare la bocciatura della manovra da parte dell’Ue”.
Prima di tutto però bisognerà abbassare i toni. Salvini ha attaccato duramente il presidente della Commissione Ue Juncker: “Io parlo con persone sobrie che non fanno paragoni che non stanno né in cielo né in terra”. Non solo. La dichiarazione del presidente della Commissione bilancio della Camera, Claudio Borghi (“Sono straconvinto che l’Italia con una propria moneta risolverebbe gran parte dei propri problemi”) ha fatto salire lo spread sopra quota 300. Sia il premier Conte che il ministro Paolo Savona lo hanno poi smentito.
Sondaggi politici Noto: nota metodologica
In attesa di diffusione.