Pensione di invalidità agli stranieri: requisiti e chi la prende.
Pensioni di invalidità stranieri: come funziona
La Cassazione è intervenuta ancora una volta sulla questione della pensione d’invalidità. Nello specifico, i magistrati sono tornati a ribadire che riguardo alla concessione non può esserci differenza tra cittadini che soggiornano in Italia; insomma, siano essi italiani di nascita o stranieri che soggiornano con regolarità. Hanno pesato sul giudizio l‘articolo 2 e l’articolo 3 della Costituzione. Dunque, in breve, l’erogazione dell’assegno sociale non può essere determinata dal possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo.
Pensione di invalidità: il contenzioso tra l’Inps e una cittadina straniera
La decisione è scaturita in seguito a un contenzioso nato tra l’Inps e una cittadina straniera. In pratica, quest’ultima richiedeva l’erogazione della pensione d’invalidità anche se non aveva il permesso di soggiorno di lungo periodo. L’ente previdenziale negava la richiesta per via del requisito che prevede una permanenza sul territorio nazionale di almeno 5 anni.
In prima battuta, la Corte d’Appello aveva in parte riconosciuto la correttezza dell’operato dell’Inps. D’altra parte, la Corte aveva anche condannato l’ente a corrispondere la prestazione a partire dalla data in cui la donna aveva poi ricevuto il permesso di soggiorno di lungo periodo.
In base a tale pronunciamento si è mossa Cassazione; quindi, gli alti giudici hanno scritto nella propria sentenza che “il nostro ordinamento non consente alcuna differenziazione tra cittadini italiani e stranieri soggiornanti con regolarità in Italia”; almeno nel caso del “riconoscimento delle prestazioni sociali che rispondono ai bisogni primari della persona”; queste cioè devono essere concesse “a prescindere dal titolo di soggiorno in possesso”.
In sostanza, l’indirizzo tenuto dall’ente finora è stato del tutto ribaltato; infatti, d’ora in poi l’assegno di invalidità dovrà essere riconosciuto anche agli stranieri che soggiornano con regolarità in Italia; cioè, che soggiornano in Italia anche da meno di 5 anni. Prevedibile adesso la presentazione di una sostanziosa mole di ricorsi; tuttavia, l’Inps potrebbe optare per una una rimodulazione della procedura per l’ottenimento della pensione d’invalidità.