Sondaggi politici Demos: no dei nordestini all’intervento della Chiesa nella politica
Sondaggi politici Demos: no dei nordestini all’intervento della Chiesa nella politica
Il 56% dei cittadini che abitano nel Nord Est Italia dice no all’intervento della Chiesa nel dibattito politico e sulla formazione delle leggi. A sostenerlo è un sondaggio Demos per l’Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. Questa opinione, tredici anni fa, era sostenuta dal 44% degli intervistati. Dal 2005 quindi c’è stato un incremento di 12 punti percentuali. Rimane sugli stessi valori della rilevazione effettuata nel 2005, la percentuale di chi ritiene che la Chiesa possa intervenire “ma solo su alcune questioni che riguardano da vicino la religione” (28%).
Diminuisce invece la quota di chi pensa che la Chiesa debba sempre affermare la propria opinione: era il 22% nel 2015 mentre oggi è al 15%.
I più contrari all’intervento del Vaticano negli affari interni del governo italiano sono coloro che non frequentano la messa. Tra questi, il 72% chiede che ci sia una “netta divisione tra la Chiesa e la politica”. Il 24% di questo campione ritiene plausibile uno sconfinamento della Chiesa “ma solo su tematiche religiose” mentre il 4% non pone limiti all’intervento ecclesiastico.
La quota di intransigenti diminuisce tra chi frequenta la Chiesa saltuariamente. Qui il 63% sposa la linea della “divisione netta” mentre aumenta la percentuale (15%) di chi tollera l’intervento del Vaticano su qualsiasi tema.
Le percentuali di chi sostiene l’intervento della Chiesa solo in tema religioso o in tutti gli ambiti aumenta tra coloro che frequentano assiduamente la messa domenicale. È infatti solo una minoranza (26%) che chiede alla Chiesa di stare fuori dal dibattito politico tout court. Il 42% ritiene che il Vaticano abbia il diritto di intervenire su tematiche religiose mentre il 29% su tutto quanto.
Sondaggi politici Demos: Lega e M5S contrari ad intervento Chiesa
Tra i più contrari all’intervento della Chiesa nel dibattito politico italiano troviamo la maggioranza degli elettori di Lega e Movimento 5 Stelle (entrambi al 67%), +Eu-Cd (53%) e Fratelli d’Italia (56%). In Forza Italia la percentuale maggiore (52%) è rappresentata da chi vuole un intervento della Chiesa limitato ai temi religiosi (qui l’articolo Demos sulla fiducia nei confronti di esponenti istituzionali e politici).
Il partito più spaccato sull’argomento è in questo caso il Pd. Il 34% degli elettori dem è convinto che il Vaticano debba aver la possibilità di poter dire sempre la sua; il 30% ritiene che dovrebbe limitarsi a tematiche legate al suo campo d’azione. Infine il 36% auspicherebbe un confine “netto e invalicabile” tra politica e religione.
Sondaggi politici Demos: nota metodologica
L’Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 3-5 settembre 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI e CAWI da Demetra.
Il campione, di 1016 persone (rifiuti/sostituzioni: 5850), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 3.10% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l’analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell’indagine CATI-CAMI-CAWI.
L’Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.