Turismo internazionale, dove vengono spesi più soldi nel mondo
Spesso le classifiche sul turismo internazionale riguardano le notti trascorse in un dato Paese da turisti provenienti dall’estero. Tuttavia, forse ancora più indicative e interessanti sono le statistiche relative agli introiti che i Paesi hanno da questi turisti. In termini di spesa in alberghi e strutture ricettive che essi sostengono, in ristoranti, mezzi di trasporto, agenzie di viaggio, insomma in termini di soldi che apportano.
HowMuch.net ha realizzato una mappa disegnando i Paesi grandi tanto quanto gli introiti incassati.
E si nota subito un predominio europeo, nonostante in testa ci siano gli Stati Uniti con 210,7 miliardi di dollari portati da 74,7 milioni di visitatori. Sono europei infatti 5 dei primi 10 posti; con Spagna, Francia, Regno Unito, Italia, Germania, in ordine. Spagna e Francia ricevono più turisti degli USA, più di 80 milioni, ma questi evidentemente spendono pro-capite di meno. Nel complesso, infatti, le entrate sono di 68 e 61 miliardi nei due Paesi. Quindi, di 51 miliardi nel Regno Unito, di 44 miliardi in Italia e di 40 in Germania.
Tra l’altro vi è da segnalare come l’Italia abbia entrate inferiori del Regno Unito nonostante riceva più di 20 milioni di turisti in più. C’entra molto la presenza di visitatori provenienti da oltreoceano che spendono molto in aereo, mentre sono soprattutto altri europei a venire in Italia.
Turismo internazionale, i giganti asiatici
Al di fuori dell’Europa emerge il peso soprattutto dell’Asia. La Thailandia è al quarto posto mondiale con entrate di 57 miliardi, a fronte di 35,4 milioni di visitatori, relativamente pochi, ma evidentemente molto danarosi. Con più di 30 miliardi di introiti vi sono poi Giappone, Cina, Macao, Hong Kong. Se queste due ultime realtà fossero considerate con la Cina saremmo davanti al secondo posto mondiale dopo gli USA.
Bene anche l’Australia con 42 miliardi di entrate. In Turchia e Messico arrivano più o meno tanti turisti quanti nel Regno Unito e in Thailandia; tuttavia, le entrate relative sono molto minori, poco più di 20 miliardi. Dunque, è evidente come molti Paesi, tra cui l’Italia, potrebbero fare dei passi in avanti notevoli anche senza accrescere il numero di turisti, ma incentivandoli a spendere di più con una offerta migliore in termini di infrastrutture e strutture di accoglienza.
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