Prezzi delle case, continua il calo, anche se minimo

Pubblicato il 5 Ottobre 2018 alle 12:10 Autore: Gianni Balduzzi
prezzi delle case

Prezzi delle case, continua il calo, anche se minimo

Sono appena usciti i dati aggiornati al secondo trimestre 2018 e sono sostanzialmente una conferma. Da quando è cominciata la ripresa del PIL, dal 2014-2015, il crollo continuo dei valori delle case si è di fatto fermato. Tuttavia non si è attivata una ripresa analoga a quella dell’industria o dei servizi.

C’è una stagnazione tendente in realtà ancora a un calo. Soprattutto se il confronto è fatto con l’anno precedente.

Perchè trimestre su trimestre si osserva in effetti un leggero aumento, del 0,8%, ma rispetto al secondo trimestre del 2017 siamo ancora davanti a uno 0,2%.

Qui vediamo l’andamento dei prezzi dal 2010

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Guardando i dati non in senso assoluto, ma appunto solo in termini di variazioni tendenziali, si vede bene anche come si è evoluta la situazione. C’è stato un peggioramento alla fine del 2017 rispetto al 2016 quando si pensava si stesse tornando in territorio positivo

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Prezzi delle case, le differenze tra abitazioni nuove ed esistenti

Qui i dati evidenziati in modo chiaro dall’ISTAT, che divide le case tra nuove ed esistenti. L’indice è il valore del 2015 posto uguale a 100. Oggi è 99,4. Sono le case esistenti ad avere subito come sempre il calo maggiore, sia rispetto al 2015 sia rispetto all’anno scorso, con un -0,7%.

Quelle nuove già negli anni scorsi hanno mostrato segni di ripresa e di crescita dei prezzi, e così anche nel trimestre esaminato, in cui viene messo a segno un +1,6% sull’anno precedente. Il punto è che sono molte di più le case esistenti di quelle nuove, soprattutto dopo la crisi che ha fermato l’industria delle costruzioni. E l’andamento di queste influisce quindi molto di più.

 

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Vi sono però anche differenze geografiche. A fronte di un calo del 0,2% dei prezzi totali vi è un aumento del 0,7% al Nordovest e una stabilità al Nordest. Sono del resto le regioni che si sono riprese meglio a livello economico nel complesso.

Al Centro invece si registra un 1,6%, che si accompagna al -0,6% del Sud. E’ singolare il fatto che al Centro vi è un calo deciso anche dei prezzi delle case nuove.

Si tratta di un trend atipico romano? I prossimi anni ci diranno se siamo di fronte a un fenomeno strutturale, la fine del business del mattone in Italia, o solo temporaneo.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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