Elezioni presidenziali Brasile, le mappe dei risultati, chi vince e dove
Bolsonaro è senza dubbio il vincitore delle ultime elezioni presidenziali brasiliane.
Favorito nei sondaggi, ha superato le aspettative arrivando al 46%, a un soffio dalla vittoria al primo turno.
L’esponente della destra brasiliana dovrà affrontare Haddad, braccio destro di Lula, scelto dall’ex presidente dopo un braccio di ferro giudiziario che lo ha visto soccombere e dover rinunciare alla candidatura dopo la condanna subita.
Nonostante su tutti i manifesti venisse sottolineato come votare Haddad era votare Lula, lo sfidante di sinistra è rimasto al 29,3%, e il secondo turno si rivela in salita. 17 punti da recuperare sono molti, e potrebbe non bastare neanche conquistare i voti del terzo classificato, Ciro Gomes, di centro-sinistra, che ha raggiunto il 12,5%.
Ma dove ha vinto Bolsonaro e dove Haddad?
Alcune mappe ce lo mostrano.
Elezioni presidenziali Brasile, si ripropone la divisione tra Nord povero e Sud ricco
Poche sorprese nella distribuzione del voto a livello geografico. Bolsonaro trionfa negli Stati del Sud, quelli più ricchi e più bianchi, dove già Lula e Dilma perdevano.
Sfiora il 66% in Santa Catarina, e il 60% nello Stato di Rio de Janeiro. Non sono ancora totalmente disponibili i dati di San Paolo, che però è una roccaforte di centrodestra da sempre.
Il candidato di destra fa bene anche nei piccoli Stati amazzonici di Roraima, Rondonia e Acre, ma sono poco popolati. Raggiunge tra l’altro il 60% nel povero Mato Grosso, e strappa il grande Minais Gerais, che era stato appannaggio soprattutto dei candidati di sinistra in passato.
Haddad vince solo nelle roccaforti del Nord Est, supera il 60% nel Maranhao e nel Piauì, stati molto poveri, nonchè in quello di Bahia. In altri però prevale con meno dl 50% e nel Cearà lascia il passo al Ciro Gomes, originario dello Stato di Fortaleza, che prevale.
Come si vede di seguito con le mappe del 2014 e di oggi, rispetto a 4 anni fa vi è uno spostamento dalla sinistra alla destra di molti comuni brasiliani. Soprattutto nel Mato Grosso, nel Minais Gerais, nell’Amazzonia, e nel Rio Grande do Sul. Quest’ultimo è uno Stato ricco e bianco dell’estremo Sud ma che tendeva a sinistra, una sinistra europea forte a Porto Alegre, e che ora esce sconfitta.
Dobbiamo aspettare il ballottaggio per osservare se vi saranno dei cambiamenti ulteriori nella geografia elettorale del Paese
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