Docenti di sostegno: posti mancanti per l’assegnazione. Le possibilità di lavoro

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Docenti di sostegno: posti mancanti per l’assegnazione. Le possibilità di lavoro

Non accenna a diminuire la carenza dei docenti di sostegno. Dall’avvio dell’anno scolastico, sono stati 1858 i posti che non sono stati dati in ruolo per mancanza di specializzati, ci riferisce il Gazzettino.

Docenti di sostegno: il funzionamento

Secondo l’iter italiano per la formazione degli insegnanti, per diventare docenti di sostegno sono necessari due presupposti: l’abilitazione all’insegnamento e la specializzazione ad hoc per lavorare con gli studenti disabili, a cui segue poi l’inserimento in graduatoria. La prima fase di convocazione riguarda le graduatorie provinciali, gestite dall’Ambito territoriale. Segue poi una seconda fase che consiste nello scorrimento all’interno delle graduatorie d’istituto. Le scuole selezionano insegnanti scorrendo fra prima, seconda e terza fascia. Ne fanno parte docenti abilitati, specializzati e non.

Docenti di sostegno: la carenza

Solo in Sicilia le cattedre da assegnare sono ancora duemila, di cui settecento nella provincia di Palermo. Vito cassata, segretario dell CISL scuola nelle province di Palermo e Trapani, dice indignato;

“E’ assurdo che ci siano tanti posti vuoti ma che manchi personale specializzato.[…]Gli studenti disabili, in Sicilia come in tutta Italia, necessitano di essere seguiti da insegnanti che abbiano il titolo per farlo. Attualmente, abbiamo riscontrato che molti alunni portatori di handicap sono rimasti scoperti.[…]Pertanto, invitiamo le forze politiche, nazionali e regionali, a predisporre nuovi corsi che permettano al personale già abilitato di acquisire il titolo, ricevere l’assegnazione e garantire un servizio fondamentale nell’istituzione scolastica”.

Spostandoci in Veneto, la situazione e’ degenerata al punto che il 50% dei 16.913 alunni disabili veneti sta frequentando le lezioni con soluzioni improvvisate; addirittura a Belluno, una scuola è stata costretta a reclutare infermieri per consentire ai bambini disabili di seguire le lezioni.

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Docenti di sostegno, entra in gioco la MAD

Vista la drammatica situazione scolastica, in caso di assenza di personale entra in gioco la domanda di messa a disposizione (MAD), un’auto-candidatura corredata dal curriculum vitae che gli aspiranti docenti possono presentare direttamente alle scuole, anche se sprovvisti del titolo di specializzazione per il sostegno e che dà la possibilità di accedere a ruoli di supplenza e di incrementare le possibilità di essere contattati dagli istituti scolastici. Inoltre, ad ogni incarico ottenuto con la messa a disposizione si incrementa il punteggio in eventuali graduatorie.

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