Sabrina Misseri: niente giorni di permesso, la sentenza
La Corte D’Assise, lo scorso febbraio, ha condannato Sabrina Misseri a scontare il massimo della pena per l’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi.
Nei giorni scorsi l’avvocato difensore della giovane donna, Franco Coppi, aveva richiesto un permesso premio, negato però dai giudici.
Come spiega il legale stesso, la Misseri non potrà usufruire dei quarantacinque giorni premio ogni sei mesi, non avendo ancora superato i dieci anni di reclusione.
Sabrina Misseri: niente giorni di permesso, parla il legale Coppi
L’avvocato Coppi, ospite negli Studi di Rai 1 ha inoltre raccontato che Sabrina ha ricominciato ad intrattenere un rapporto epistolare con suo padre, Michele Misseri.
La ragazza non prova alcun rancore nei confronti dell’uomo, anche se continua a dirsi innocente e a sentirsi ingiustamente accusata di un omicidio non commesso.
Omicidio Sarah Scazzi: Sabrina Misseri presto scarcerata, ricorso accettato?
Continua a ripetere, dunque, le stesse parole proferite sia in aula di Tribunale, sia ai microfoni di Storie maledette, programma di Franca Leosini, di cui in molti hanno sentito parlare. Sabrina Misseri e Cosima Serrano continuano a dichiarare colpevole quell’uomo, Michele, che attualmente è stato condannato a scontare circa otto anni di carcere per favoreggiamento e occultamento di cadavere.
Sabrina Misseri: niente giorni di permesso, verso un nuovo processo
L’avvocato Coppi ha infine aggiunto che si punta ad un nuovo processo e alla riapertura del caso. Il processo ai danni di Sabrina Misseri e Cosima Serrano si è infatti svolto in tre gradi di giudizio. I legali hanno dunque avanzato la richiesta di violazione dei diritti della difesa, che sarà esaminata dalla Corte Europea, con sede a Strasburgo.
Nel caso in cui la Corte dovesse accogliere la richiesta, si procederà alla riapertura del caso e si sosterrà un nuovo processo.
Maria Iemmino Pellegrino
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