Pensioni ultime notizie: Quota 100, requisiti sono penalizzanti. Ecco per chi

Pensioni ultime notizie: Quota 100, requisiti sono penalizzanti. Ecco per chi

Pensioni ultime notizie: Quota 100, requisiti sono penalizzanti. Ecco per chi

Quota 100, chi non ci va a guadagnare


Sulle pensioni ultime notizie su Quota 100 non sono incoraggianti per una categoria di lavoratori: le donne. La prima fase del superamento della Legge Fornero andrebbe ad avvantaggiare principalmente gli uomini. Lo dicono i dati sui pensionati, riportati dal Sole 24 Ore, che segnalano come l’unica speranza per le lavoratrici di sesso femminile sia rappresentata dalla proroga a Opzione Donna. Proroga che dovrebbe trovare spazio nella prossima Legge di Bilancio, a meno di clamorose sorprese.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 non è per le donne

Parafrasando il titolo di un famoso libro poi divenuto film, non è una Quota 100 per donne. La causa sarebbe determinata dalle carriere discontinue, che di fatto consentirebbero alle lavoratrici donne di aspettare i requisiti per la pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni dal 2019.

Come ormai è ben noto, Quota 100 dovrebbe partire dall’inizio del prossimo anno senza penalizzazioni. Ma con il limite contributivo fissato a 38 anni, e conseguentemente quello anagrafico a 62 anni. Considerando che Opzione Donna garantirebbe l’uscita anticipata con 3 anni di contributi in meno e con un’età fissata a 57-58 anni, risulta evidente come la misura previdenziale sia destinata per lo più a un target di lavoratori maschi. Stando alle statistiche Inps sui profili dei pensionati, “su 9,3 milioni di assegni della gestione previdenziale Inps 5,2 milioni sono destinate a uomini e 4,1 a donne”.

Parlando invece di pensione di anzianità e pensione anticipata, il gap tra uomini e donne risulta ancora più ampia. Con 3,36 milioni di assegni destinati agli uomini (il 77,5% del totale) e meno di 1 milione riservato alle donne.

LO SPECIALE SULLE PENSIONI A QUESTO LINK

Pensioni ultime notizie: proroga opzione donna, le novità

Nel contratto di governo firmato congiuntamente tra Lega e M5S, uno spazio è riservato anche alla proroga Opzione Donna. Andando a leggere il piano previsto dal programma, l’intenzione è quella di consentire alle lavoratrici con 57-58 anni di età e 35 anni di contributi di andare in pensione, ma con metodo di calcolo contributivo. Nel contratto di governo si parla dunque della proroga di questa misura, tramite l’utilizzo delle risorse disponibili.

Tuttavia è da segnalare che la proroga a Opzione Donna non è presente nella Nota di aggiornamento del Def. Ma la penalizzazione di Quota 100 per le lavoratrici donne potrebbe riportare spazio a tale proroga (fino al 2021) nella Legge di Bilancio in arrivo. Il quotidiano economico, però, parla anche dell’ipotesi di un rialzo dei requisiti contributivi (36-37 anziché 35). Quest’ultimo elemento potrebbe ampliare la penalizzazione per le donne anche su questa misura. Non ci resta che attendere aggiornamenti ufficiali sul tema.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM