Indennità Naspi e Reddito di cittadinanza 2019: disoccupazione Inps addio?

Indennità Naspi e reddito di cittadinanza 2019: disoccupazione Inps addio?

Indennità Naspi e Reddito di cittadinanza 2019: disoccupazione Inps addio?

Naspi e reddito di cittadinanza, cosa ci aspetta nel 2019


Il reddito di cittadinanza nel 2019 diventerà realtà. E ci si comincia a chiedere che fine faranno le misure attualmente in vigore, per il contrasto alla povertà e la lotta contro la disoccupazione, ovvero il Reddito di inclusione e la indennità Naspi. Quel che oggi sappiamo sul reddito di cittadinanza è che sarà riservato a circa 6 milioni e mezzo di italiani che vivono al di sotto della soglia della povertà. L’importo del beneficio economico ammonterà a massimo 780 euro. Soldi che però non potranno essere spesi in contanti, ma tramite apposito Bancomat (e quindi tracciabili). Adesso andiamo a vedere che fine faranno indennità Naspi e reddito di inclusione, estrapolando le ultime voci in materia.

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Indennità Naspi e Rei: cosa sono

Come ben saprete, la Naspi è una indennità di disoccupazione destinata a chi ha perso il lavoro e si ritrova quindi disoccupato. Per ottenere la Naspi bisogna rispettare determinati requisiti, come l’aver perso il lavoro per cause non dipendenti dalla propria volontà. Inoltre è obbligatorio avere almeno 13 settimane contributive negli ultimi 4 anni e minimo 30 giorni di lavoro nell’ultimo anno.

Il Reddito di inclusione (Rei), invece, è una misura finalizzata al contrasto alla povertà. Si tratta di un beneficio rivolto alle famiglie che vivono in condizioni di povertà. L’importo è variabile e parte da un minimo di 187,50 euro e può arrivare a un massimo di 539,82 euro (per i nuclei familiari con 6 figli o più). I beneficiari dovranno avere un reddito annuo che non superi i 6.000 euro, nonché una soglia ISRE non superiore a 3.000 euro e un patrimonio immobiliare (prima casa esclusa) inferiore a 20 mila euro.

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Indennità Naspi: che fine farà con il reddito di cittadinanza?

Con l’introduzione del reddito di cittadinanza previsto per la prossima primavera, il Rei sparirà. E lascerà dunque il posto al nuovo reddito, che prevede nuovi parametri di accesso relativamente ai requisiti, ma soprattutto un nuovo importo erogabile.

Per quanto riguarda la Naspi il suo destino è ancora incerto. Il governo andrà a recuperare 2,5 miliardi di euro circa dal Rei e potrebbe recuperarne 1,5 dalla cancellazione della indennità Naspi. Quest’ultima potrebbe quindi rientrare nel regime del reddito di cittadinanza e permanere come una opzione di scelta possibile da parte dei soggetti richiedenti. Qualora dovesse restare in vigore, sarebbe comunque impraticabile l’ipotesi del cumulo tra Naspi e reddito di cittadinanza.

Concludendo, per sapere se la disoccupazione Naspi esisterà ancora nel 2019, restiamo in attesa di notizie ufficiali.

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