Pace fiscale 2019: ampliamento requisiti in vista, chi può sperare
Pace fiscale 2019: ampliamento requisiti in vista, chi può sperare
Ampliamento requisiti pace fiscale 2019
Sempre più chiaro lo schema del governo sulla «pace fiscale»: allo studio dei tecnici ci sarebbe una dichiarazione integrativa sul modello del “ravvedimento operoso” e un’aliquota fissa al 15% per importi fino a 200mila euro. In precedenza, il tetto ipotizzato era quello dei 500 mila euro. Detto ciò, siamo ancora al livello delle ipotesi anche se concrete; d’altronde, la «pace fiscale» si sta rivelando “un’operazione complessa” ha riferito il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci in una recente intervista radiofonica.
Pace fiscale: dal precontenzioso al processo tributario
Infatti, bisogna considerare “le liti tributarie pendenti”, oltre a “tutto il tema della rottamazione”. Insomma, un progetto quantomeno ambizioso che partirebbe “dal precontenzioso”, cioè da quando arriva l’accertamento, “per arrivare fino al processo tributario” che il contribuente può chiudere pagando il 50% dell’importo se vince in primo grado o il 20% se vince in secondo grado. Facendo un po’ di conti, tiene a sottolineare Bitonci, nel caso di piena realizzazione del piano potrebbero essere 10 i miliardi incassati dallo Stato a titolo di una tantum.
Un altro fattore che Bitonci ha sottolineato con forza: “non è un condono; non è un aiuto agli evasori perché non è incluso il penale. Tutto ciò che riguarda il penale resta; le soglie lo lasciano fuori”. Piuttosto, la misura vorrebbe rivolgersi a una platea di contribuenti il più vasta possibile; forse, addirittura, 15 milioni.
“Stiamo valutando con il Mef una possibile soglia per poter effettuare lo stralcio complessivo di tutte quelle cartelle piccole, sotto i 1000 euro o sotto i 5000 euro, che sono il 55% del ‘magazzino’ complessivo da 850 miliardi” precisa Bitonci. Insomma, una «rottamazione ter», con 5 anni di dilazione, in modo da “pulire il magazzino che si incrementa ogni anno di 50 miliardi per arrivare a un punto zero. Su queste piccole cartelle pensiamo di far pagare il 10% oppure le stralciamo completamente”.