Spesometro e Partita Iva 2018: controlli del fisco al via. Chi rischia sanzioni
Sanzioni Partita Iva con Spesometro, quali conseguenze ci sono
Ultime notizie su spesometro e dichiarazioni Iva: con il provvedimento prot. 237975/2018 l’Agenzia delle Entrate ha infatti sancito l’avvio dei controlli del fisco sui dati omessi. Come si legge all’inizio del provvedimento, l’Agenzia delle Entrate “mette a disposizione di specifici contribuenti soggetti passivi Iva le informazioni derivanti dal confronto tra i dati comunicati dai contribuenti stessi e dai loro clienti soggetti passivi Iva”. Da questi controlli, in particolare, “risulterebbe che tali contribuenti abbiano omesso, in tutto o in parte, di dichiarare il volume d’affari conseguito”. In questo contesto l’Agenzia mette a disposizione le informazioni “per una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in suo possesso”, al fine di permettere al contribuente di integrare tali informazioni per giustificare la presunta anomalia.
Spesometro e dichiarazione Iva: controllo e verifica dati e anomalie
I dati inseriti nelle comunicazioni sono i seguenti:
- Codice fiscale; denominazione; cognome e nome del contribuente;
- Numero identificativo comunicazione e anno d’imposta;
- Codice atto;
- Totale operazioni comunicate dai clienti soggetti passivi Iva e nei confronti dei consumatori finali;
- Modalità per consultare elementi informativi di dettaglio riguardanti l’anomalia riscontrata.
Spesometro e Iva: informazioni Agenzia delle Entrate
La comunicazione viene inviata via PEC, come comunicato dal contribuente. In caso di PEC non attiva, l’inoltro sarà effettuato per posta ordinaria. Quindi, sarà comunque possibile consultare le informazioni di dettaglio nell’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate (Cassetto Fiscale). Qui sono presenti i seguenti dati.
- Protocollo identificativo e data invio dichiarazione Iva per periodo d’imposta oggetto di comunicazione, nella quale le operazioni attive risultano omesse in parte o totalmente;
- Somma dell’ammontare complessivo delle operazioni riferite nei seguenti righi della dichiarazione Iva.
- VE24, colonna 1: totale imponibile;
- VE31: operazioni non imponibili a seguito di dichiarazione d’intento;
- VE32: altre operazioni non imponibili;
- VE33: operazioni esenti;
- VE35, colonna 1: operazione con applicazione del reverse charge;
- VE37, colonna 1: operazioni effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi;
- VE39: operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nell’anno di riferimento.
- Importo somma operazioni riguardanti:
- Cessioni di beni e prestazioni di servizi comunicate dai clienti soggetti passivi Iva;
- Cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti dei consumatori finali;
- Totale operazioni attive che non risultano dal modello di dichiarazione;
- Dati identificativi dei clienti soggetti passivi Iva;
- Totale acquisti comunicati da ciascuno dei clienti soggetti passivi Iva;
- Dati identificativi consumatori finali;
- Totale cessazioni o prestazioni comunicate dal contribuente per ogni consumatore finale.
Spesometro e dichiarazioni Iva: informazioni dal contribuente
L’Agenzia delle Entrate continua illustrando le modalità con le quali i contribuenti possono richiedere informazioni; oppure segnalare eventuali circostanze di cui l’Agenzia è ignara. Le comunicazioni potranno essere inviate all’Agenzia indirizzandole al suo indirizzo PEC.
Infatti, i contribuenti hanno la possibilità di regolarizzare errori ed emissioni eventualmente commesse tramite ravvedimento operoso “beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse”.
Infine, per consultare il provvedimento prot. 237975/2018 dell’Agenzia delle Entrate, selezionate il seguente pdf scaricabile.