Reddito di cittadinanza 2019: quando parte, ecco l’iter reale
I 5 stelle sembrano ormai aver accettato lo slittamento fino ad aprile del reddito di cittadinanza; più tentennante la Lega riguardo Quota 100
Iter reddito di cittadinanza 2019, come si configura
Il reddito di cittadinanza pronto a diventare realtà già dal 2019. Sembra di sì, ma quando di preciso? Saranno stanziati, per quello che è dato sapere, almeno 10 miliardi di euro grazie anche all’ assorbimento delle risorse indirizzate al Rei, alla Naspi e ad altri strumenti similari come Garanzia Giovani. Secondo le stime del Movimento 5 Stelle riguarderà una platea di circa 6 milioni e mezzo di italiani.
La misura di sostegno al reddito dovrebbe essere pari a 780 euro al mese per i soli disoccupati che quindi dovranno affrontare in modo obbligatorio uno specifico percorso di reinserimento nel mondo del lavoro. Costituirà, invece, un’ integrazione a chi ha un reddito mensile inferiore a tale cifra. Più alto l’ importo (a seconda dei componenti, assegno compreso tra i 1.170 e i 1.872 euro al mese) per le famiglie in difficoltà.
Reddito di cittadinanza: tra le misure in Legge di Bilancio
Detto ciò, quando gli italiani avranno la possibilità di recarsi presso i centri per l’ impiego per farne richiesta? Il dato che incide di più sulle tempistiche è sempre lo stesso: trovare le risorse senza mettere a repentaglio la tenuta dei conti pubblici. Dunque, nonostante la volontà di partire il prima possibile, magari a gennaio (nonostante il sostanzioso impegno dovuto alla manovra a carico del Parlamento da qui a Natale), dovranno passare diversi mesi. Ritardare l’ entrata in vigore di reddito di cittadinanza e Quota 100, le misure più d’ impatto ma anche le più costose; questa la proposta che arriva del ministero dell’ Economia vista la difficoltà a trovare le necessarie coperture.
Aspettare fino ad aprile, tra l’ altro, comporterebbe un risparmio del 25%; secondo le ultime indiscrezioni, è questo che i tecnici del Mef cercano di fare capire ai vertici della maggioranza giallo-verde. Ecco che i 5 stelle sembrano ormai aver accettato, appunto, lo slittamento fino ad aprile; più tentennante l’ atteggiamento della Lega riguardo Quota 100 (62+38). L’ accordo si troverà con tutta probabilità se da via XX settembre non verranno chieste modifiche alle due misure. Per riepilogare, bisognerà aspettare almeno fino ad aprile ma non oltre; le due anime del governo vogliono presentarsi alle europee di maggio con i propri “ simboli” sulla rampa di lancio.