Pillola tagliafame in arrivo dagli USA. Come fa dimagrire
Pillola tagliafame in arrivo dagli USA. Come fa dimagrire
Una rivoluzionaria pillola tagliafame in arrivo dagli USA potrebbe approdare nel nostro Belpaese. Se arrivasse l’approvazione della comunità europea, il lancio nel mercato europeo potrebbe essere immediato. Con una somministrazione di due volte al giorno per trenta giorni, farebbe perdere il 5% del peso con una spesa di trecento dollari (259,50 euro circa).
Pillola tagliafame: cos’è
“Nature Communications” ha pubblicato uno studio degli scienziati del Medical Research Council’s Population and Systems Medicine Board, che presenta l’invenzione recente della pillola tagliafame. Questa pastiglia “magica” sarebbe capace di bloccare la sensazione di fame. È composta da acetato, la base forte coniugata dell’acido acetico, cioè una molecola organica molto comune ne sistemi viventi.
Può essere, secondo i ricercatori, la soluzione per combattere il sovrappeso e l’obesità. In tre mesi la pillola agisce simulando un processo ormonale complesso che inibisce il senso di appetito. Nel mondo, secondo le statistiche, un miliardo di persone sono affette da sovrappeso e obesità. In Italia, il dato più preoccupante è quello che riguarda il Napoletano: il 50% della popolazione è sovrappeso, e di conseguenza il 20% soggetta ad obesità.
Pillola tagliafame: quali sono i pro
La pillola tagliafame potrebbe essere considerata una valida sostituta degli interventi chirurgici allo stomaco, a cui ricorre un numero sempre più elevato di persone. Il professor David Lomas -presidente del MRC’sPSMB- spiega che ” Il segreto è l’interazione intestino/cervello che sta divenendo sempre più chiara giorno per giorno. Questa interazione è fondamentale nel controllo della quantità di cibo che assumiamo. Agire sul senso di appetito può dunque essere la soluzione per sviluppare nuovi trattamenti anti-obesità che non prevedano un intervento chirurgico.”
La molecola anti-appetito viene prodotta quando mangiamo alimenti ricchi di fibra. Quando questa viene lavorata dall’intestino e digerita dei batteri, vengono rilasciate elevate quantità di acetato. Questo si accumula nell’ipotalamo e innesca degli eventi chimici che soffocano la sensazione di fame.
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Pillola tagliafame: quali sono i contro
Si pronuncia estremamente contrario Giorgio Calabrese, presidente della Commissione Nazionale per la Sicurezza Alimentare: le case farmaceutiche sostengono l’assenza di controindicazioni, ma il farmaco, con l’attivazione di un processo ormonale anoressizzante, provocherebbe cambiamenti dell’umore e depressione, oltre ad essere non indicato in presenza di alcune patologie come ipertensione e diabete.
Secondo una voce comune, qualunque tipo di pillola, polvere o soluzione integrativa che riduca l’assimilazione di cibi dovrebbe essere assunta dietro controllo medico e contemporaneamente ad una dieta equilibrata e ad attività fisica.