Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 15 ottobre
Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 15 ottobre
Diamo puntualmente conto dei sondaggi che ogni settimana vengono prodotti dai vari istituti confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi.
Ognuno può così confrontare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.
In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto. E anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano i cambiamenti di umore dell’elettorato prima degli altri.
Sondaggi elettorali, Winpoll quello maggiormente fuori dal coro
Questa settimana certamente è Winpoll, che svolge i sondaggi elettorali per Scenari Politici, a rappresentare uno dei più importanti minority report.
Pone infatti la Lega al 34,3%, a fronte di una media del 32,1%. È all’incirca la percentuale che in passato le ha attribuito Noto, che però ora si ferma al 33%.
La stessa Winpoll è invece quella che pone il Movimento 5 Stelle a un livello più basso, al 26,9%. La media degli istituti oggi è del 28,7% per il partito di Di Maio. Ma più rilevante qui è il minority report di Demopolis, che invece vede i grillini al 31%. Si tratta di ben il 2,3% al di sopra della media. Il M5S insomma è visto oscillare più della Lega: si tratta del resto di un elettorato complesso, fatto di elementi di destra e di sinistra, piuttosto mobile.
Sondaggi elettorali, i minority report sui partiti di opposizione
Forza Italia anche questa settimana è il partito per cui è più difficile trovare una omogeneità nelle stime degli istituti di sondaggio.
Il più fuori dal coro è Tecnè, all’11,1%, che si distacca dalla media del 8,8%, data dalle percentuali ben più basse attribuite dagli altri istituti.
Diversa è la situazione del PD, per cui c’è molta più concordanza. Intorno alla media del 17% l’oscillazione è minima, si passa dal 16% di noto al 18,6% di Winpoll.
Così è per Fratelli d’Italia, ormai per tutti al di sotto del 4%, ma al di sopra del 3%, e per Liberi e Uguali, che solo Noto dà al 3%, e tutti gli altri poco oltre il 2%.