Immigrazione: l’Islanda accoglierà 75 rifugiati nel 2019

Pubblicato il 16 Ottobre 2018 alle 14:39 Autore: Antonio Scafati
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Immigrazione: l’Islanda accoglierà 75 rifugiati nel 2019

L’Islanda accoglierà 75 rifugiati nel 2019 e concederà loro asilo, come riporta il quotidiano Kjarninn. La decisione è stata presa dal governo islandese: le autorità informeranno l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. A quel punto, l’ONU fornirà una lista di candidati.

Una volta ricevuto ed esaminato l’elenco, Reykjavík avvierà i negoziati con i comuni islandesi e troverà una collocazione per i rifugiati.

Rispetto all’anno scorso, l’Islanda aprirà le porte a un numero maggiore di immigrati: nel 2018, infatti, ne ha accolti 55. Di questi, 32 arrivavano dalla Siria e dall’Iraq mentre gli altri da paesi africani. Sono stati tutti collocati nella parte orientale dell’Islanda e a Mosfellsbær, cittadina a est di Reykjavík. L’Islanda conta poco più di 330mila abitanti.

Chi sono i rifugiati che l’Islanda accoglierà

La maggioranza dei 75 rifugiati che verrà ricollocata in Islanda nel corso dell’anno prossimo è in arrivo dalla Siria. Si tratta di persone che al momento si trovano nei campi profughi allestiti in Libano, dove il numero di profughi ha superato il milione di persone.

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Foto by Bryan Pocius (CC-BY 2.0)

Per la quarta volta, Reykjavík ha deciso di aprire le porte a richiedenti asilo di nazionalità siriana: il primo gruppo è arrivato nel Paese nel 2015. Nel corso dell’anno prossimo, nel paese nordeuropeo verranno ricollocati anche profughi del Kenya.

Cosa pensano in Islanda dei rifugiati

Un sondaggio realizzato a marzo da Media Marker Research (MMR) ha mostrato cosa pensano gli islandesi della questione rifugiati. È emerso che il 44,9% ritiene adeguato il numero di rifugiati che l’Islanda sta accogliendo.

Il 29,4% pensa che dovrebbero essere accettate più richieste di asilo, mentre il 25,7 pensa al contrario che siano troppi gli stranieri che vengono collocati nel paese. Rispetto al 2017, il numero di islandesi convinti che ci siano troppi rifugiati nel paese è cresciuto del 2%. La percentuale di coloro che ritengono che siano poche le richieste di asilo che vengono accolte è scesa di due punti.

Politicamente, la spaccatura è piuttosto semplice: i sostenitori dei partiti conservatori sono generalmente coloro che vorrebbero accogliere meno richiedenti asilo, mentre gli elettori di sinistra hanno approccio diverso. Stesso discorso per educazione e fascia d’età. I giovani e gli islandesi con un livello d’istruzione più alta ritengono che in Islanda ci sia spazio per accogliere più rifugiati.

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Foto di copertina by Jeena Paradies (CC-BY 2.0)

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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