Deduzioni banche in Legge di Bilancio 2019: importo e percentuale
Le coperture della legge di bilancio restano in gran parte avvolte nel mistero. A quanto pare però ce n’è una che dovrebbe apparire per soddisfare gli appetiti degli elettori di Lega e M5S. Stiamo parlando del taglio alle deduzioni bancarie.
La manovra, di cui si è parlato molto anche a proposito della percentuale di deficit, dovrebbe valere nel complesso 37 miliardi. Una parte dei 37 miliardi che compongono la manovra potrebbe dunque arrivare dagli “odiati” istituti finanziari. Il rischio, però, è che le banche trasferiscano questo costo sui propri clienti.
Deduzioni banche, in cosa consistono
Secondo la Lega, le uniche imposte che verranno aumentate sono quelle a carico di banche e assicurazioni. Parliamo in particolare delle deduzioni bancarie sugli interessi passivi, che oggi possono essere detratti al 100%.
In pratica la banca può dedurre dal proprio reddito gli interessi che paga, per esempio, ai propri correntisti, poiché si tratta di un costo. Avviene la stessa cosa, per esempio, ad un’azienda quando paga lo stipendio al dipendente. L’azienda sottrae lo stipendio dai ricavi e pagherà le tasse su quello che rimane.
In altre parole, se la banca paga 100 euro di interessi ad un proprio cliente, oggi può dedurre (cioè sottrarre) interamente questa cifra ai ricavi. La Lega, invece, vuole che le banche deducano solo 86 euro ogni 100 euro versati ai clienti (un taglio del 14%, dunque).
Questo significa, a parità di altre condizioni, che le banche pagheranno più tasse.
LEGGI ANCHE: Legge di Bilancio 2019: pensioni, flat tax e aumento IVA. Cosa contiene
Deduzioni banche, il lato oscuro
Il problema è che come le aziende “normali” anche le banche possono scaricare questo costo sui clienti. Se il dipendente del panificio vuole 10 euro in più in busta paga, il proprietario della bottega aumenterà i prezzi dei panini, diciamo, di 5 centesimi l’uno. A pagare quell’aumento, quindi, sarà il cliente finale, non certo il proprietario (o almeno non del tutto).
Le banche faranno probabilmente la stessa cosa con il taglio delle deduzioni. Potranno aumentare i costi del conto corrente, introdurre tariffe per compiere certe operazioni oggi gratuite, ma soprattutto potranno aumentare i tassi su mutui e prestiti.
Anche se l’aumento delle tasse non sarà direttamente a carico dei cittadini, quindi, alla fine della fiera saranno comunque questi ultimi a pagare il conto.