Cahsback: come funziona e quanto si arriva a recuperare
Cahsback: come funziona e quanto si arriva a recuperare
Recupero con Cashback, come funziona e percentuale
Fare shopping guadagnando, oppure spendere soldi e ottenere un rimborso. Ci saranno mille modi per definire il cashback, ma tutti faranno gola a chi è interessato. Una chiave di successo sicura che vede nel marketing un’operazione quasi semplice da diffondere, anche in un Paese diffidente come il nostro. Perché anche in Italia, sebbene i numeri siano piuttosto lontani da quelli di USA, Francia o Spagna, il cashback sta prendendo quota. Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Facciamo un po’ di ordine e partiamo dall’inizio.
Cashback: cos’è e significato
Al di là dei termini di marketing che potrebbero indorare ulteriormente il meccanismo del cashback, soffermiamoci sulla traduzione letterale del termine. Cashback, ovvero “contanti indietro”. O ritorno dei contanti. Un nome che non è simbolico, né metaforico, ma esplica esattamente la finalità di questa idea. Un utente effettua un acquisto e paga dei soldi e una parte di quei soldi gli torna indietro. In breve, il fenomeno potrebbe essere spiegato così.
Si tratterebbe dunque a tutti gli effetti di un rimborso (minimo) del denaro speso durante un acquisto. Il che, a livello psicologico, si rivela un’idea geniale quanto e forse più dello sconto applicato su un prodotto. Prima di tutto perché gli sconti sono a tempo e il cashback no. Secondo poi perché il cashback funziona sempre (ovviamente negli esercizi convenzionati). Il che ci fa pensare, mentre stiamo acquistando un prodotto, di guadagnare anche qualcosa dallo shopping. Realmente non è così, perché funziona effettivamente come una sorta di sconto, ma psicologicamente è questo l’effetto che dà. Perché non è un coupon che ci fa pagare di meno, ma un acquisto che ci fa guadagnare di più. Ed è qui il segreto del suo successo.
Cashback: come funziona
Online sono disponibili piattaforme o applicazioni di cashback. Si tratti di siti dove gli utenti si registrano. E li sfruttano così come intermediare per i loro acquisti nei punti vendita convenzionati. Generalmente il meccanismo si basa su una sorta di portafoglio virtuale sul quale vengono versati i “rimborsi shopping”; che poi possono essere incassati o utilizzati come buoni sconto/coupon quando si raggiunge un certo limite. Tramite cashback è possibile acquistare molti prodotti o servizi, come ad esempio viaggi e vestiti.
Inoltre tra i rivenditori convenzionati spuntano anche nomi noti e importanti. Come possono essere quelli di Ibs o Booking (su Bestshopping) o Tamoil e TripAdvisor (su Cashback World by Lyoness). Su entrambi questi siti, tra i più importanti disponibili in Italia relativamente al cashback, sarà possibile visualizzare tutti i punti vendita convenzionati e scoprire anche quale percentuale (o euro) di rimborso spetta per ogni acquisto.
Il fenomeno del cashback è in crescita anche nel nostro Paese e in prospettiva ci sono numeri ancora più importanti. La disparità dei numeri con alcuni Paesi europei (particolarmente Francia) e Stati Uniti sono da addursi al meccanismo, forse ancora difficile da comprendere per un’utenza più tradizionale rispetto alle altre del Vecchio Continente. Per il momento si parla di circa 500 mila italiani che sfruttano questa idea, equiparabili al 2% di chi effettua acquisti online. Numeri che comunque sembrano destinati a crescere.
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