Sondaggi politici Eurobarometro, per gli italiani meglio l’euro della UE
Sondaggi politici Eurobarometro, per gli italiani meglio l’euro della UE
I dati dell’ultimo sondaggio di settembre di Eurobarometro parlano chiaro: meglio l’euro della UE. Se da un lato la UE non genera entusiasmo, dall’altro c’è molto timore nel lasciare la moneta unica.
Siamo i meno affezionati all’Unione Europea. Solo il 43% voterebbe a favore di una permanenza nella UE in un ipotetico sondaggio. È la percentuale più bassa, minore anche di quella del RegNo Unito, dove invece voterebbe per restare il 51%. La media continentale è del 64%, fino a massimi superiori all’80% in Svezia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania.
Il Remain vincerebbe comunque in Italia perché i contrari sono solo il 23% nel nostro Paese, comunque più del 17% medio europeo. Il massimo si raggiunge nel Regno Unito con il 34% di persone che vorrebbero abbandonare l’UE.
Significativo il 30% di non so nel nostro Paese, il più alto tra tutti i Paesi. C’è molta incertezza e vi sono molti dubbi intorno al discorso europeo.
Sondaggi politici Eurobarometro, il 65% degli italiani sono per rimanere nell’euro
Meno dubbi vi sono sulla moneta unica. Siamo più a favore dell’euro di quanto lo siano in media gli europei. Per il 65% dobbiamo avere una unione economica e anche monetaria, una percentuale in crescita del 4% rispetto all’anno scorso.
Sono solo il 26% quelli contrari, in calo del 3%.
In generale c’è un’enorme differenza tra i Paesi che hanno già l’euro, tutti a favore per il 77% , e che non l’hanno, tutti contro un’adozione, tranne l’Ungheria e la Romania.
Il massimo di favorevoli si raggiunge in Irlanda, con l’88%, il minimo nel Regno Unito, con il 23%.
Il maggior miglioramento della percentuale di pro-euro si è verificato a Malta con un +13%, il maggior peggioramento in Romania con un -11% e in Croazia, con un -10%.
Sono in generale anche meno gli incerti, solo il 5% a livello europeo, e l’8% in Italia.
Se sia più paura di un’alternativa o affetto verso l’euro non sappiamo, fatto sta che di voglia di ritorno alla lira in Italia ve ne è poca.
Nota metodologica non resa nota