Elezioni regionali Trentino-Alto Adige 2018: candidati, quando si vota e sondaggi
Candidati Elezioni provinciali e regionali Trentino Alto Adige
+++ Aggiornamento 21/10/18 +++
Oggi, le elezioni per il rinnovo degli organi provinciali di Trento e Bolzano. Lo scrutinio nella Provincia di Trento comincerà domani mattina, le urne si sono appena chiuse. Invece, è già cominciato lo spoglio in quella di Bolzano dove la chiusura dei seggi è avvenuta alle 21.
Affluenza alle urne
L’affluenza in Trentino è arrivata al 64,85% (dato in aggiornamento); 5 anni fa è stata del 62,82%. Calo dell’affluenza alle provinciali alto atesine del 2018; la percentuale si è fermata al 73,9% quando nel 2013 era giunta al 77,7%. Dato invariato rispetto alla precedente tornata a Bolzano (64,6%); gli elettori hanno disertato le urne, soprattutto, nelle valli di lingua tedesca.
I Risultati della Provincia di Bolzano
Con poco più del 10% di schede scrutinate, in testa c’è, come da tradizione, il Südtiroler Volks Partei (SVP) con il 39,6%. Subito dietro la lista dell’ex consigliere M5S Paul Köllensperger (15,4%). Exploit della Lega, ora, al 13,4%. Carroccio davanti anche agli autonomisti Die Freiheitlichen che al momento raccolgono il 6,3% (alla scorsa tornata arrivarono secondi – dietro il SVP – con il 17,3%).
Salvini in campagna elettorale ha puntato forte sull’Alto Adige. Il SVP si riconfermerà primo partito; tuttavia, per governare avrà bisogno di una stampella. Ruolo ricoperto dal Pd nella scorsa legislatura. D’altra parte, il Pd ha poche chance di fornire il numero, per quanto esiguo, di consiglieri necessari a formare una maggioranza. Per questo motivo il SVP in queste settimane ha condotto colloqui più o meno informali con gli esponenti del Carroccio che corre da solo; cioè, senza gli alleati di centrodestra. Per il partito di Salvini “sostituire” i Dem accanto agli autonomisti sudtirolesi sarebbe come vincere; innanzitutto, poiché controllerebbero il consiglio provinciale, poi avrebbero “conquistato”, in pratica, tutto il Nord-Est. Per il SVP, è chiaro, l’alleanza con un partito al governo a Roma fa più gola di quella con una forza tutto tranne che in buona salute.
Elezioni regionali Trentino 2018: candidati, quando si vota e sondaggi
Domenica 21 ottobre appuntamento con le elezioni regionali in Trentino-Alto Adige, che in verità non sono delle vere e proprie elezioni regionali. Infatti si vota per eleggere i consigli provinciali di Trento e Bolzano, 35 consiglieri per ciascuno. I 70 consiglieri eletti in totale poi andranno a comporre il parlamentino regionale. In seguito, toccherà proprio a quest’ultimo eleggere il Presidente della Regione che per la prima metà della legislatura (in tutto dura 5 anni) sarà scelto tra i consiglieri di lingua italiana, per la seconda, tra quelli di lingua tedesca.
Detto ciò, il sistema elettorale della Provincia di Trento non è uguale a quello utilizzato nella Provincia di Bolzano. Nella prima, un po’ sul modello dei Comuni del resto d’Italia, si vota direttamente il Presidente. La lista che appoggia il Presidente eletto prende il 51% dei seggi ma se supera il 40% ne occuperà il 60% in assemblea provinciale; tuttavia, ai partiti che sostengono il Presidente non può andare più del 67% dei seggi. Nella seconda, invece, vige un proporzionale “puro”. In pratica, ogni partito si presenta da solo: solo dopo il voto le varie forze politiche si accordano sul nome del Presidente in consiglio provinciale che viene eletto a maggioranza assoluta.
Elezioni regionali Trentino: prima vera prova per il governo
La stampa, anche quella nazionale, ha evidenziato come quello di domenica potrebbe rappresentare un voto “storico” poiché le vicende romane potrebbero sconvolgere equilibri locali molto più consolidati che altrove. Per esempio, a Trento, i partiti autonomisti potrebbero finire per la prima volta all’opposizione; inoltre, il centrosinistra che si presenta disunito potrebbe perdere un’altra “roccaforte” a favore del centrodestra capitanato da Maurizio Fugatti.
A Bolzano, invece, il Südtiroler Volkspartei potrebbe essere obbligato a guardare a destra per garantirsi i numeri necessari a governare, contro una tradizione che lo vede alleato del centrosinistra. Entrambe le possibilità sono dettate dai risultati degli ultimi sondaggi che vedono Lega e Movimento 5 Stelle in crescita e il primo partito bolzanino per eccellenza in calo.