Verso il Pallone d’Oro 2018: Mario Mandzukic, il guerriero della Juventus
Verso il Pallone d’Oro 2018: Mario Mandzukic, il guerriero della Juventus
Tra i 30 candidati che si contenderanno il Pallone d’Oro 2018 il prossimo 3 Dicembre a Parigi, c’è anche il croato Mario Mandzukic.
Il 32enne attaccante della Juventus si trova, per la prima volta nella sua carriera, in lizza per il premio individuale più prestigioso per un giocatore di calcio.
Tale risultato è sicuramente frutto delle ottime prestazioni della passata stagione e di quella in corso con la maglia bianconera, oltre che per l’ottimo Mondiale giocato in Russia con la sua nazionale.
Mandzukic è un attaccante puro, forte fisicamente, abile nel gioco aereo, nei dribbling e nel fornire assist ai compagni. È inoltre dotato di un tiro potente e di un’ottima tecnica di base.
Duttile tatticamente, nel corso del biennio 2016-2018 è stato spesso schierato come esterno d’attacco nel 4-2-3-1 di Allegri.
Ha ricoperto, in alcune occasioni, anche il ruolo di centrocampista esterno nel 3-5-2 proposto dal tecnico toscano.
In entrambi i casi, Mandzukic è riuscito a svolgere sia la fase difensiva che la fase offensiva in maniera ottimale.
Lo spirito di sacrificio, la grinta e la cattiveria agonistica che lo contraddistinguono, ne hanno fatto un leader indiscusso dello spogliatoio, un idolo tra i tifosi e un punto fermo dell’undici titolare di Massimiliano Allegri.
Nella stagione 2017-2018, il croato ha disputato 43 gare con la Juventus in tutte le competizioni, mettendo a segno 10 reti complessive.
Con la partenza di Higuain e l’arrivo di Cristiano Ronaldo a Torino nell’Estate del 2018, Mandzukic è tornato a ricoprire il ruolo di centravanti puro nel 4-3-3.
I risultati fin qui sono più che soddisfacenti: 4 gol nelle prime 7 gare di campionato.
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Verso il Pallone d’Oro 2018: l’anno solare di Mandzukic
Il 2018 è stato un anno molto importante per la carriera di Mario Mandzukic non soltanto per la candidatura al Pallone d’Oro FIFA.
Il centravanti è stato infatti protagonista del quarto double, campionato-Coppa Italia, della Juventus e della straordinaria cavalcata della nazionale croata ai Mondiali di Russia fino alla finale di Mosca, poi persa 4-2 contro la Francia.
Nella prima parte della stagione 2018-2019, Mandzukic è riuscito a ritagliarsi un posto da titolare nell’undici bianconero nonostante l’arrivo di Ronaldo.
Con l’asso portoghese il croato è riuscito a trovare un’intesa perfetta che ha permesso alla Juve di essere, dopo 8 giornate di campionato, in testa alla classifica a punteggio pieno, con un vantaggio di 6 punti sul Napoli.
Da Gennaio ai primi di Ottobre, Mandzukic ha disputato con la Juventus 31 partite ufficiali e ha segnato 8 gol: 5 in serie A (in 22 presenze), 2 in Champion’s League (in 5 presenze) e 1 in Coppa Italia (in 4 presenze).
Con la Croazia ha disputato 8 partite ufficiali, mettendo a segno 3 gol. Questi ultimi tutti al Mondiale (in 6 presenze).
Non è tra i favoriti per la conquista del Pallone d’Oro 2018, anzi può considerarsi un outsider. Tuttavia la sua annata può considerarsi più che positiva, sia a livello personale che di squadra.
Verso il Pallone d’Oro 2018: la carriera e il palmarés di Mario Mandzukic
Classe 1986, Mandzukic cresce nelle giovanili dei croati del Marsonia, con cui esordisce in prima squadra nel 2004.
Nel 2005 viene acquistato dall’NK Zagabria, squadra della DRUGA Liga croata, con cui mette a segno 17 reti in 58 presenze complessive.
La Dinamo Zagabria acquista il cartellino del giocatore nell’Estate del 2007.
Mandzukic disputa tre stagioni ad ottimi livelli e segna 63 reti in 128 gare complessive, vincendo 3 campionati croati, 2 coppe di Croazia e 4 Supercoppe di Croazia.
Nella stagione 2010-2011, il croato approda in Bundesliga. La sua nuova squadra è il Wolfsburg, che lo acquista versando nelle casse della Dinamo Zagabria circa 8 milioni di euro.
Con i Lupi giocherà per due stagioni, mettendo a segno 27 gol in 72 presenze complessive.
Il 2012 è l’anno della svolta per la carriera di Mandzukic: in Estate il Bayern Monaco lo acquista per 13 milioni di euro.
Il croato in Baviera vince, nella stagione 2012- 2013, la Supercoppa di Germania, la Champion’s League, la Bundesliga e la Coppa di Germania, giocando 40 incontri e segnando ben 22 gol.
Nella stagione successiva vince di nuovo la Bundesliga, la Coppa di Germania, la Supercoppa europea e il Mondiale per Club.
La sua esperienza con la maglia dei bavaresi termina nel 2014, dopo 88 presenze complessive e 48 reti. La media gol di Mandzukic nel biennio al Bayern è mostruosa (0,54 gol a partita), considerando che parte spesso dalla panchina.
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Verso il Pallone d’Oro 2018: gli ultimi anni di Mandzukic
Nel 2014 approda all’Atletico Madrid per 22 milioni di euro e segna all’esordio con i colchoneros il 22 Agosto in Supercoppa Europea contro il Real Madrid.
Il suo gol è decisivo per la vittoria finale (1-0) dell’Atletico.
Dopo una sola stagione con la squadra di Simeone e 20 gol in 43 presenze, nell’estate del 2015 Mandzukic approda alla Juve per sostituire Tevez.
Nelle successive tre stagioni Mandzukic disputa 138 presenze con i bianconeri, segnando 38 reti e contribuendo da protagonista ai successi nazionali dei bianconeri.
Sotto la mole ha vinto finora 3 Campionati italiani, 3 Coppe Italia e 1 Supercoppa italiana.
Verso il Pallone d’Oro 2018: Mandzukic e la nazionale
Con la nazionale croata, Mandzukic ha disputato complessivamente 89 match e ha messo a segno 33 reti, divenendone così il secondo miglior marcatore di sempre alle spalle del solo Davor Šuker, primo con 45 reti.
Ha preso parte alla fase finale degli Europei del 2012 e 2016 e dei Mondiali del 2014 e del 2018 .
Durante i Mondiali del 2018, Mandzukic è stato l’attaccante titolare della Croazia e ha messo a segno 3 reti in 6 partite, tutte nella fase a eliminazione diretta contro Danimarca, Inghilterra e Francia.
Dopo il Mondiale di Russia, ha deciso di lasciare la nazionale, a undici anni di distanza dall’esordio.