Di seguito, trovate le analisi delle ultime quattro settimane:
Ultimi sondaggi politici elettorali: SWG conferma la discesa dell’area di governo
Il sondaggio del 15 ottobre a firma SWG per La7 mostra il calo – abbastanza evidente – dei due partiti dell’area di governo. La Lega rimane ancora al di sopra dei 30 punti percentuali (30,5) ma perde mezzo punto nell’ultima settimana. Caduta ancor più brusca per il Movimento che passa dal 29 al 28,1% nel giro di 7 giorni. In totale, quindi, una riduzione di 1,4 punti per l’area di governo.
Nonostante la prima vera crisi elettorale dei giallo-verdi, i partiti direttamente inseguitori non ne approfittano. Il PD, nonostante il contesto estremamente favorevole, perde un decimale (da 17,2 a 17,1). Forza Italia di Silvio Berlusconi, attualmente in quarta posizione ma ben lontano dal PD, perde lo 0,3% e deve accontentarsi di un 8% tondo tondo.
Migliora la performance dei partiti minori. Spiccano Fratelli d’Italia e Liberi e Uguali. Entrambi fanno registrare un +0,6%. Il partito della Meloni torna a superare quota 4 (arrivando al 4,1%), mentre LeU si porta a ridosso della fatidica soglia di sbarramento. Per la compagine di Grasso, va il 2,9% delle intenzioni di voto. Migliora anche Potere al Popolo, con il 2,5% e in aumento di 4 decimi.
Ultimi sondaggi politici elettorali: per Tecnè, c’è crollo della Lega e ripresa PD
L’istituto che rileva la maggior flessione all’interno dell’area di governo è Tecnè (pubblicato il 15 ottobre). Un calo di quasi 2 punti percentuali per il partito di Salvini. La Lega, infatti, vedrebbe scendere i propri consensi dal 32,2 al 30,4%. Risultato che consente – a Salvini e soci – di mantenere il primato nelle intenzioni di voto ma che fa scattare il campanello d’allarme in via Bellerio. Anche il Movimento non se la passa benissimo, seppur con una flessione decisamente più contenuta rispetto al partner di governo. I pentastellati calano dal 29,2 al 28,7%, perdendo così mezzo punto percentuale.
A differenza di altri istituti, Tecnè considera che il Partito Democratico sia in ripresa. Il PD recupera 0,6 punti e arriva al 17,5%. Un trend ancora incerto che dovrà essere confermato – o smentito – dalla rilevazione della prossima settimana. In aumento anche Forza Italia, che tornerebbe a superare l’11% (precisamente, arrivando a 11,2%) grazie al +0,3% di quest’ultima settimana. Bene anche FdI che si porta al 3,6% con un incremento di tre decimi rispetto all’ultima rilevazione. LeU stabile al 2,1%, ancora lontano dalla soglia di sbarramento.
Ultimi sondaggi elettorali: per Noto, nell’area di governo c’è chi scende e chi sale
Risultati opposti per Lega e M5S secondo l’istituto Noto. Quello che perderebbe la Lega (-1%) verrebbe incamerato dal M5S (+1%). E così, le due forze di maggioranza si avvicinano, con i pentastellati che accorciano le distanze. Il partito di Salvini scende al 32% mentre quello di Di Maio risale al 28,5%. Rimane così invariata la forza dell’area di governo, ancora al di sopra del 60% delle intenzioni di voto.
Il PD continua a perdere terreno: ancora mezzo punto in meno e un 15,5% che sa di crisi aperta. Forza Italia stabile all’8%, mentre Fratelli d’Italia recupera qualcosa, con un +0.5% e il raggiungimento del 4%. Stabili sia LeU che PaP, rispettivamente al 3 a al 2 per cento.
Ultimi sondaggi: cosa ci dicono Gpf e Piepoli
Secondo Gpf per Affari Italiani, calano sia Lega che Movimento 5 Stelle. Tuttavia, se per i primi si tratta di una flessione quasi impercettibile (un -0,1 che viene riassorbito nella deviazione standard), per il Movimento la flessione è decisamente più pesante. Il calo è di 1,6 punti. PD in leggero miglioramento (al 16,2%) e Forza Italia che mantiene la doppia cifra, con il 10,3%. Forte flessione per FdI che passa dal 5% al 4,3%. C’è da dire che tra tutte le rilevazioni, il dato del partito della Meloni era, possibilmente, un outlier. Stabile Liberi e Uguali al 2,1%.
Infine, l’istituto Piepoli – che ha pubblicato il suo ultimo sondaggio il 17 ottobre 2018 – mostra un calo di egual misura per Lega e Movimento 5 Stelle. Entrambi perdono mezzo punto percentuale. La Lega passa dal 31% al 30,5%; il Movimento 5 Stelle, dal 30 al 29,5%. La distanza tra i due primi partiti italiani rimane invariata ma, nel complesso, l’area di governo perde un punto rotondo per intenzioni di voto.
Discreto risultato per il PD secondo l’istituto Piepoli, che incamera il 17% di consenso. Anche Forza Italia resiste, con il 10,5% delle preferenze. FDI oscillando a metà cammino tra il 3 e il 4%. Attualmente, la Meloni otterrebbe il 3,5%. LeU non ce la fa a superare la soglia di sbarramento e rimane a mezzo punto di distacco (2,5%).