Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 22 ottobre

Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 14 gennaio 2019

Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 18 ottobre

Diamo puntualmente conto dei sondaggi che ogni settimana vengono prodotti dai vari istituti confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi.

Ognuno può così confrontare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.

In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto. E anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano i cambiamenti di umore dell’elettorato prima degli altri.

Sondaggi elettorali, equilibrio tra gli istituti questa settimana

Dobbiamo dirlo, tra gli istituti presi in esame tra il 14 e il 20 ottobre non vi sono dei veri e propri minority report, delle stime fuori dal coro, almeno nel caso dei due partiti della maggioranza.

La Lega è vista raggiungere in media il 31,2%, e intorno a questa cifra non vi sono grandi oscillazioni, visto che si va dal 30,4% di Tecnè al 32% di Noto.

Nel caso del Movimento 5 Stelle invece la media è del 28,7%, con un minimo del 27,6%, Euromedia, e un massimo del 30%, Demopolis.

 

Anche qui quindi una ridotta variabilità, inferiore al 1,5%.

Probabilmente l’opinione degli italiani va cristallizzandosi, i sondaggi non registrano più grandi aumenti o cali nelle intenzioni di voto come nel periodo burrascoso successivo alle elezioni

Sondaggi elettorali, i minority report sull’opposizione

Nel caso del PD è da segnalare il minority report di Noto sondaggi. Nulla di eclatante, ma il 15,5% stimato è la percentuale più distante dal 16,8% medio. Verso l’alto invece non si va oltre il 17,5% di Tecnè.

Tecnè che è invece protagonista di una stima fuori dal coro nel caso di Forza Italia. Qui si tratta di un 11,2% a fronte di una media del 9,3%. C’è in effetti una certa discrasia anche questa settimana nelle percentuali attribuite al partito di Berlusconi. Si va dall’8% di SWG e Noto al 11,2% di Tecnè appunto. Chiaramente c’entra la difficoltà di stimare un partito che ha perso così tanti voti rispetto al 4 marzo.

Con riferimento ai partiti minori c’è una certa uniformità nel caso di Liberi e Uguali, mentre in quello di Fratelli d’Italia vi è da segnalare il 2,6% di Ixè, che è notevolmente al di sotto della media complessiva del 3,6%

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