Sintomi e contagio influenza fine 2018
Gli esperti hanno già preso ad invitare la popolazione alla vaccinazione preventiva, in vista dell’ influenza. Anche, ovviamente, in occasione della campagna anti-influenzale, che può essere scongiurata solo a colpi di vaccino). Il Ministero della Salute garantisce una vaccinazione gratuita e, soprattutto, la raccomanda caldamente alle categorie che oggi, merito anche dell’ informazione diffusa da internet e televisione, sono note pressoché a tutti. Ma siamo del tutto certi di sapere chi sono i soggetti che dovrebbero ricorrere più tempestivamente al vaccino?
Influenza 2018: chi rischia di più
Infatti, non solo immunodepressi, bambini, pazienti affetti da complicanze a carico dell’ apparato respiratorio o uomini e donne che hanno superato i sessanta il principale target per cui fare prevenzione. Quali altre categorie possono risentire di questa influenza che, è sempre bene ricordarlo, pòssono degenerare fino a portare il paziente in pericolo di vita? Particolare attenzione dovrebbe essere prestata dai soggetti affetti da diabete di tipo 1 o 2.
Gli studi hanno rilevato che in questi pazienti, il contagio influenzale innalza pericolosamente le probabilità che sia necessario il ricovero, il reparto di terapia intensiva, raddoppiando il rischio di perdere la vita. Non a caso, Sid e Amd, due delle società scientifiche incentrate sulla problematica, includono nelle linee guida indirizzate ai soggetti impegnati nella cura del diabete mellito proprio la vaccinazione anti-influenzale.
Del resto «Il problema è che quasi il 60% dei pazienti con diabete è ultra65enne,» spiegail presidente dell’ Associazione Medici Diabetologi, Domenico Mannino. «Molto spesso con pluripatologia che, se conseguente al diabete è molto spesso di tipo cardiovascolare; quindi la presenza di difficoltà respiratorie legate all’ influenza può portare a episodi di scompenso cardiovascolare; infarto; fino al rischio di morte prematura».
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Influenza 2018: sintomi e contagio
200mila gli Italiani colpiti dai sintomi influenzali (o meglio, parainfluenzali); sbalzi di temperatura e instabilità meterologica hanno ragione della resistenza immunitaria, specie nei soggetti più deboli. Si possono verificare, allora, febbre, raffreddamento, tosse, mal di gola. È importante fare attenzione ai luoghi sovraffollati e chiusi, dove il virus influenzale H3n2 è più facilmente veicolato e le possibilità di contagio aumentano considerevolmente.
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