Pensione indiretta Inps: calcolo, cos’è, requisiti e modulo
Modulo e requisiti pensione indiretta Inps
La pensione “indiretta”, cioè la pensione di reversibilità o per i superstiti, è garantita a condizione del possesso di alcuni requisiti al coniuge (anche unito civilmente) o ai familiari più stretti in caso di sopraggiunta morte del beneficiario. Dunque, in quanto superstiti hanno diritto alla pensione anche il coniuge separato legalmente ma anche il coniuge divorziato che non percepisce assegno divorzile.
In caso di nuove nozze, il coniuge perde il diritto alla pensione per i superstiti ma ha diritto a un assegno una tantum pari a due annualità, compresa la tredicesima. Hanno diritto alla pensione per i superstiti anche i figli o equiparati tali fino al 18esimo anno d’età; stessa cosa per i figli inabili al lavoro e a carico del defunto. In caso di assenza di coniuge e figli, la pensione può spettare ai genitori (almeno 65 anni e a carico del defunto), alle sorelle o ai fratelli (inabili al lavoro e a carico del defunto) del beneficiario.
La quota pensione spettante al superstite viene erogata a partire dal mese successivo alla morte del beneficiario; per esempio, nel caso del coniuge: nella misura del 60% in assenza di figli; dell’80% in presenza di un figlio; del 100% con due o più figli. La domanda deve essere inoltrata all’Inps esclusivamente in via telematica.
Pensione indiretta Inps: per superstiti o di reversibilità
Quale documentazione è necessaria per effettuare la richiesta? Innanzitutto, il certificato di morte del beneficiario e il certificato di matrimonio, va bene anche un’autocertificazione; quindi, bisognerà presentare lo stato di famiglia che inquadri la situazione al momento della morte del beneficiario. Inoltre, servirà una dichiarazione che assicuri l’assenza di una separazione o di un nuovo matrimonio. Infine, la dichiarazione sul diritto alle detrazioni di imposta e la dichiarazione dei redditi.