Calciomercato Milan – Dopo il doppio ko in Campionato ed Europa League, la dirigenza rossonera vive una fase di riflessione, in primis sulla permanenza del tecnico Gennaro Gattuso, ma non solo.
A Leonardo non sono andate giù non solo le difficoltà nella costruzione, ma soprattutto la fragilità nella fase difensiva della squadra rossonera, incapace di mantenere la porta inviolata. Se Donnarumma verrà difeso a spada tratta perché è considerato un patrimonio della società, non si può dire lo stesso per Mateo Musacchio, anche lui colpevole come Gigio in occasione del gol di Mauro Icardi.
Calciomercato Milan, Musacchio e Zapata a rischio taglio
A sorpresa l’ex Villareal è il primo a finire sul banco degli imputati e potrebbe salutare già a gennaio. Leonardo vuole capire anche l’impatto di Mattia Caldara, che probabilmente sarà schierato nelle prossime gare al centro della difesa in coppia con Alessio Romagnoli. Sembra certo l’addio di Cristian Zapata, che piace molto in America. Per due pedine che potrebbero salutare Milano, ci sono diversi nomi che il direttore sportivo ha nel mirino.
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Calciomercato Milan, Duarte e Bailly i nomi nuovi
Il primo è quello di Leo Duarte, difensore brasiliano classe ’96 del Flamengo: dopo l’affare Paquetà i rapporti tra i due club sono ottimi e i rossoneri potrebbero decidere di affondare un altro colpo in prospettiva. Duarte piace a diversi club europei.
In Italia si seguono da vicino due profili: Gianmarco Ferrari, difensore centrale del Sassuolo, il cui costo si aggira sui 12 milioni di euro, e Nicolas N’Koulou, difensore camerunese del Torino, valutato 15 milioni di euro.
Altro brasiliano nei radar da tempo è Rodrigo Caio, accostato spesso ai rossoneri, mentre il vero è proprio sogno di mercato di Leonardo è Eric Bailly del Manchester United. Il centrale ivoriano è in rotta con i Red Devils e soprattutto con Josè Mourinho, dopo esser stato un vero e proprio pilastro della difesa dello Special One nella scorsa stagione. La valutazione è piuttosto alta: a 30 milioni di euro si può chiudere l’affare.