Pensioni ultime notizie: Quota 100, i vantaggi per pubblici e privati
Pensioni ultime notizie: Quota 100, i vantaggi per pubblici e privati
Cosa si guadagna con la Quota 100
Pensioni notizie oggi: stabilito che il superamento della riforma Fornero partirà da Quota 100 si valutano tutti gli effetti. La norma non è stata ancora ufficializzata in tutti i suoi dettagli ma continuano ad emergere novità e indiscrezioni. Ripetiamo intanto cosa è Quota 100: il meccanismo ideato dal Governo Conte e fortemente voluto da M5S e Lega con cui, nel 2019, andranno in pensione centinaia di migliaia di persone. Si stima un numero di circa 400.000 persone. Di cui moltissimi saranno lavoratori del pubblico impiego, non meno di 150 mila. I requisiti minimi prevedono 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.
Pensioni ultime notizie, Bongiorno e Quota 100 “Si farà norma ad hoc”
Rispetto a quanto già sapevamo altri elementi sono stati forniti dal ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno. Ospite del programma tv Agorà ha spiegato che per l’accesso alla pensione dei lavoratori pubblici “si farà una norma ad hoc”. E l’obiettivo dichiarato è quello di garantire la continuità dell’azione amministrativa.
“La Pubblica Amministrazione farà una norma ad hoc sulle pensioni. Perché si deve garantire la continuità dell’azione amministrativa. Quindi nel momento in cui sarà scritta specificamente la norma della quota 100 si valuterà che tipo di convenienza avrà il dipendente a usufruirne”.
Pensioni ultime notizie, Bongiorno: “Concorsi omogenei”
Il ministro teme chiaramente una sorta di paralisi degli uffici pubblici con conseguente blocco delle attività degli uffici pubblici. Perciò il Governo starebbe pensando a concorsi “sprint” tramite cui assumere il personale per dare seguito al ricambio generazionale. Si pensa alla possibilità di indire concorsi la cui durata massima dovrà essere di 3-4 mesi. L’annuncio di nuove assunzioni nella PA risale già ad alcuni mesi fa.
“Non permetterò – ha infatti aggiunto il ministro Giulia Bongiorno – che si svuotino gli uffici. Perché sto facendo una norma che si chiama concorsi sprint perché un concorso deve durare tre o quattro mesi, non può durare un anno e mezzo. Dopodiché anziché fare ogni Comune un concorso visto che chi entra nella Pubblica amministrazione entra per tutta la vita, sarebbe meglio fare dei concorsi unici con criteri omogenei”.
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