Elena Ferrante: Chi è la scrittrice del romanzo L’amica geniale?
Chi è Elena Ferrante, misteriosa autrice del romanzo L’amica geniale? Ricerche, ipotesi e riflessioni sull’identità dell’inafferrabile scrittrice.
Chi è Elena Ferrante
Il giallo sull’identità di Elena Ferrante continua ancora a distanza di 26 anni dalla pubblicazione del suo primo romanzo L’amore molesto. La critica nel corso degli anni ha avanzato numerose ipotesi sulla sua identità, senza però arrivare ad una conclusione definitiva.
Le dichiarazioni di Elena Ferrante
Ne La Frantumaglia (volume nato con lo scopo di motivare la scelta dell’anonimato) raccolta di lettere al suo editore, di corrispondenze con lettori d’eccezione e delle poche interviste da lei concesse, afferma di aver compiuto questa scelta per un desiderio di autoconservazione del proprio privato, per sfuggire alla tentazione di mentire per apparire come il pubblico si aspetta.
Elena Ferrante concepisce le sue opere come organismi autosufficienti, di conseguenza l’identità della scrittrice non potrebbe aggiungere nulla di decisivo alle sue opere.
Le sue ultime opere e il successo mondiale
L’ultima raccolta dell’inafferrabile scrittrice è stata pubblicata nel 2011 con il primo volume del ciclo L’amica geniale, seguito dal Storia del nuovo cognome nel 2012, Storia di chi fugge e chi resta nel 2013 e il conclusivo Storia di una bambina perduta nel 2014.
Elena Ferrante continua da 26 anni ad affascinare il pubblico italiano ed estero, soprattutto negli Stati Uniti. La rivista Time nel 2016 ha inserito Elena Ferrante tra le 100 persone più influenti al mondo. Addirittura il canale televisivo HBO ha annunciato nel 2017 la produzione di una serie basata sul romanzo L’amica geniale. Nonostante ciò, l’ identità della scrittrice resta un mistero che la critica da anni cerca di svelare, e per questo negli anni si sono avvicendate numerose ipotesi.
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Possibili identità di Elena Ferrante
Attraverso il metodo comparativo gli studiosi hanno individuato alcuni possibili candidati. Tra di essi ci sono molti autori napoletani come Domenico Starnone, Fabrizia Ramondino, Erri de Luca, Francesco piccolo, Michele Prisco. Nella lista dei sospettati troviamo molte altre donne, come Michela Murgia e Melania Mazzucco.
Attraverso un’analisi stilistica e quantitativa degli elementi lessicali e stilistici ricorrenti, sono stati comparati 150 romanzi e 40 autori contemporanei. Gli studiosi Cortelazzo e Tuzzi hanno adottato il metodo della distant reading, cioè un’analisi da lontano che analizza dal punto di vista prima quantitativo e poi qualitativo i dati.
Altri studiosi internazionali hanno utilizzato metodi diversi come la stilometria (basata sulle somiglianze stilistiche tra testi) fino alle tecniche di profiling. Si tratta di strumenti utilizzati dagli investigatori per scoprire l’identità degli assassini nei casi di omicidio.
L’ ipotesi Starnone
Un team di professori universitari si è riunito nel settembre 2017 nel workshop “Drawing Elena Ferrant’s profile” nell’Università di Padova. Gli esperti, provenienti da tutto il mondo, hanno discusso sui risultati degli studi comparativi svolti nel corso degli anni. Alla fine del summit è stato indicato un solo nome.
L’ipotesi più accreditata infatti è quella che vede in Elena Ferrante la mano di Domenico Starnone. Lo scrittore, sceneggiatore e insegnante italiano, nato nel 1943 a Napoli, dal 1993 ha cominciato a scrivere anche per il cinema e per la televisione e nel 2011 ha vinto il Premio Strega con il romanzo “ via gemito”.
Il linguista Michele Cortelazzo, fautore insieme alla statistica Arjuna Tuzzi di quest’impresa investigativa collettiva, sostiene che non ci siano dubbi sull’identità di Elena Ferrante: è Domenico Starnone.
Possibilità alternative e mediane
Tuttavia gli studi sull’identità di Elena ferrante continuano ancora e puntano il dito anche verso la moglie dello stesso Starnone, Anita Raja, traduttrice di Christa Wolf per la stessa casa editrice di Elena Ferrante.
Il prossimo passo consisterà nel confrontare gli scritti non narrativi di Elena Ferrante con quelli della saggista Anita Raja per constatare la presenza o meno di somiglianze.
Non mancano poi ipotesi mediane che vedono in Elena Ferrante un lavoro a quattro mani di Starnone e Anita Raja.
Nonostante questi studi il giallo napoletano continua ad ossessionare ed affascinare il pubblico e gli studiosi di tutto il mondo. In questo avvicendarsi di ipotesi, prove e smentite l’unica certezza che abbiamo è l’incredibile successo di questa straordinaria scrittrice.
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