Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 29 ottobre

Sondaggi elettorali, un confronto: i minority report degli istituti al 29 ottobre

Diamo puntualmente conto dei sondaggi che ogni settimana vengono prodotti dai vari istituti confrontando le tendenze ed i numeri dei singoli studi.

Ognuno può così confrontare il valore dei partiti osservando come cambia la percentuale da un sondaggio all’altro.

In questa rubrica però, come ogni settimana, cerchiamo, con la collaborazione di Vincenzo Ruocco, di tracciare l’andamento dei sondaggi elettorali che si distaccano dagli altri per vedere successivamente chi ci aveva visto giusto. E anche per cercare di comprendere quali istituti fiutano i cambiamenti di umore dell’elettorato prima degli altri.

Sondaggi elettorali, M5S il partito con i minority report più evidenti

La Lega anche questa settimana non presenta grandi scostamenti tra le stime degli istituti. A fronte di una media nazionale del 31,1%, la deviazione maggiore è rappresentata dal 32,1% di Winpoll, che è anche la stima maggiore per il partito di Salvini. Quella minore è invece il 30,4% di SWG.

Nel caso del Movimento 5 Stelle, invece, si oscilla del 3,1%, tra il 26% di Noto sondaggi e il 29,1% di SWG, che rappresenta un vero e proprio minority report a suo favore. Rispetto alla media del 27,5% si tratta di una percentuale del 1,6% più alta

Sondaggi elettorali, i minority report sulle forze di opposizione

Se nel caso del PD non vi sono oscillazioni eccessive rispetto alla media del 17,6%, come in altre occasioni è Forza Italia che sembra non riuscire a essere vista in modo concorde dai vai sondaggisti.

Il partito di Berlusconi è dato in media al 8,7%, ma per Tecnè arriva all’11%, il 2,3% sopra, mentre per Index Research solo al 7,2%. Questo 3,8% di oscillazione è spiegabile probabilmente con l’incertezza che molti elettori hanno nel confermare il voto al partito di Berlusconi o spostarsi verso Lega o astensione

Tra i partiti minori concordanza quasi totale degli istituti su Fratelli d’Italia. Si va solo dal 3,6% al 4%. Anche su Liberi e Uguali non vi sono molte incertezze, ma la varianza è maggiore. L’istituto più generoso è Noto, con il 3,3%, mentre con Winpoll si scende al 2,5%.

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