Permessi studio 2018 per 150 ore: scadenza domanda e come farla
È l’articolo 10 della legge n. 300 del 1970 a parlare, in primis, di lavoratori studenti, tracciando i loro diritti. “I lavoratori studenti, iscritti e frequentanti corsi regolari di studio in scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali, hanno diritto a turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi e la preparazione agli esami; non sono obbligati a prestazioni di lavoro straordinario o durante i riposi settimanali”. A questo si aggiunga che “i lavoratori studenti, compresi quelli universitari, che devono sostenere prove di esame, hanno diritto a fruire di permessi giornalieri retribuiti”.
Permessi studio: le varie tipologie
Ovviamente, si continua a leggere nella norma, il datore di lavoro potrà richiedere la produzione delle certificazioni necessarie all’esercizio dei diritti dei propri dipendenti studenti sopra descritti. Per quanto riguarda i permessi di studio, ne esistono molte tipologie.
Queste sono descritte dai contratti collettivi nazionali di categoria, che specificano, oltre alla tipologia stessa, la quantità di permessi studio concessi agli studenti lavoratori di quella determinata categoria professionale, le modalità con cui possono essere utilizzati e gli eventuali permessi aggiuntivi. Inoltre, vi sono sono anche i contratti integrativi, a cui i dipendenti di una determinata azienda devono fare riferimento.
Questi spesso specificano, ancora più nel dettaglio, la disciplina dei permessi studio. Tra le principali tipologie, troviamo le 150 ore di permesso studio, concesse in tre anni agli studenti lavoratori (al 2-3 per cento dei dipendenti in servizio).
Permessi studio: 150 ore riservate alla frequenza
Queste devono essere debitamente giustificate con la frequenza delle lezioni (con tanto di attestazione di frequenza da presentare al datore di lavoro) e non possono essere richieste per prendere giornate da dedicare allo studio e preparazione esami.
Le 150 ore sono riservate alla frequenza ma, spesso, sono anche concessi un numero stabilito di permessi per i giorni d’esame previsti. Solitamente, si va da 5 a 10 permessi giornalieri. Inoltre, alcuni contratti prevedono anche la concessione di 10 giorni consecutivi in aggiunta per la preparazione della tesi.
La domanda per le 150 ore di permessi per diritto allo studio va presentata, di regola, entro il 15 novembre di ciascun anno scolastico. Capita che alcune province anticipino tale data, come quelle toscane, che per l’anno scolastico 2018/2019 hanno fissato che la presentazione della richiesta avvenga entro il 15 ottobre scorso.
Per fare la domanda di permessi studio, il form da compilare per la richiesta è fornito dall’azienda presso la quale il lavoratore studente lavora. Ed è l’azienda stessa a riceverlo dallo stesso una volta firmato. Una volta concessi, i singoli permessi andranno di norma richiesti almeno 24 ore prima della fruizione.