Ultimi sondaggi politici elettorali: Lega-M5S, il riepilogo 22-28/10
Come ogni settimana, facciamo il punto della situazione sugli ultimi sondaggi elettorali. Questa settimana si è vista la conferma del trend negativo di Lega e Movimento 5 Stelle. In particolare, il partito di Salvini soffre la prima discesa dopo un periodo di tendenza positiva pressoché ininterrotto dal 4 marzo in poi. L’exploit della Lega alla tornata elettorale delle idi di marzo fu l’inizio di un’ascesa inarrestabile, rilevata dalla totalità dei principali istituti demoscopici italiani.
Prima di passare ai sondaggi della settimana pubblicati tra il 22 e il 28 ottobre 2018, vi proponiamo gli speciali dell’ultimo mese, per poter seguire l’andamento dei due principali partiti italiani.
- Analisi sondaggi, dati e tendenze 17-23/9
- Dati e tendenze 24-30/9: focus partiti a fine settembre 2018
- Analisi dati e tendenze 1-7/10: il confronto Lega-M5S
- Ultimi dati elettorali: dati dall’8 al 14 ottobre. Focus e analisi
- Ultime rilevazioni elettorali: M5S, Lega e PD. Il focus 15-21 ottobre
Nell’ultima settimana, abbiamo assistito al primo significativo calo dell’area di governo. Nelle rilevazioni pubblicate tra il 22 e il 28 ottobre, secondo la gran maggioranza degli istituti, si conferma il trend negativo. L’unico segno + fatto rilevare, su ben 6 istituti, è quello di Index per la Lega. Cominciamo proprio da quest’ultimo sondaggio.
Ultimi sondaggi politici elettorali: per Index cresce la Lega ma crolla il Movimento
Il sondaggio elettorale di Index è l’unico – sui sei pubblicati nella settimana di riferimento -, che sorride a almeno uno dei due partiti di governo. La Lega incrementerebbe il proprio consenso, passando dal 31,2 al 31,9%. Sorte ben diversa per il Movimento 5 Stelle, che vedrebbe le proprie quotazioni in picchiata. I pentastellati perdono 1 punto e mezzo e scivolano al 27,4%.
Per EMG, un calo contenuto. Per Noto, i giallo-verdi sono in caduta libera
L’istituto EMG di Masia fa registrare un leggerissimo calo per la Lega di appena un decimo. Il partito di Salvini si attesta al 30,6%. Flessione, invece, più marcata per il Movimento, seppur non eccessiva. I pentastellati perderebbero lo 0,6% in sette giorni, passando dal 29,4 al 28,8%.
Chi segnala la caduta più fragorosa è l’istituto Noto. Nel complesso, Lega e M5S perderebbero addirittura 3,5 punti. A farne maggiormente le spese, però, sarebbe il Movimento, che arretra di 2,5 punti e si ferma al 26%. Anche la Lega, come detto, perde terreno: un -1% rotondo che porta il partito di Salvini al 31%.
Ultimi sondaggi elettorali: Tecnè e Ixè assegnano cali importanti ad entrambe le formazioni
Anche secondo l’istituto Tecnè, il tandem di governo vive momenti difficili. Perdono colpi sia la Lega (-1,6%) che il Movimento 5 Stelle (-1,8%) portandosi rispettivamente al 30,6 e al 27,4%. In questo caso, però, la differenza si basa sulla comparazione con la rilevazione del 22 settembre, momento di massimo favore per entrambe le compagini e certificato dalla gran parte degli istituti demoscopici.
Per Ixè, – pubblicato il 26 ottobre -, Lega e M5S calano nella stessa misura. Entrambe le formazioni perderebbero l’1,1% di consenso. Così, la Lega scenderebbe al 30,7%, mentre il Movimento arretrerebbe fino al 27,1%.
Ultimi sondaggi politici elettorali: per Winpoll c’è crollo della Lega
Se Noto penalizza fortemente i pentastellati (con un -2,5%), l’istituto che segnala la maggior flessione del partito di Salvini è Winpoll (in collaborazione con Scenari Politici). La Lega soffrirebbe un calo di ben 2,2 punti percentuali. Nonostante il forte calo, continuerebbe ad essere di gran lunga il primo partito in Italia, captando un 32,1% di consenso. Il Movimento 5 Stelle perde lo 0,4 e si ferma al 26,5%.
Sembrerebbe, in definitiva, che il trend negativo dell’area di governo sia confermato. Tra le possibili ragioni del calo di consenso – senza poter quantificare il peso di ogni elemento -, vi è la gestione della relazione con Bruxelles; il condono fiscale e la storia della “manina” tecnica. Oltre al caso Riace e quello della TAP. Infine, sono arrivati i primi segni di cedimento all’interno della coalizione giallo-verde, con i primi scambi di accuse sul documento di economia e finanza.
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