Domanda Inps per reddito di cittadinanza: chi deve farla
Reddito di cittadinanza: moltissimi italiani sono in attesa di conoscere i dettagli di una delle misure più rappresentative del governo cosiddetto del cambiamento. Intanto una prima discussione si è aperta circa la modalità di attivazione del RdC. Per coloro che vorranno usufruirne sarà indispensabile la presentazione di una domanda? O no? Secondo quanto recentemente affermato da esponenti del MoVimento 5 Stelle la domanda potrebbe ancora non servire. Di opinione diversa è il Presidente dell’ Inps Boeri.
Reddito di cittadinanza, Boeri: Rei primo passo verso RdC
Infatti intervistato dal quotidiano Il Messaggero l’ economista ha fatto alcune osservazioni circa il contenuto della misura. In generale ha espresso un giudizio tutto sommato positivo sul reddito di cittadinanza. “ In Italia c’è bisogno di uno strumento incisivo di contrasto alla povertà, che fino a poco tempo fa non esisteva. Il Rei, reddito di inclusione, è stato un passo molto importante perché ha un impianto nazionale uniforme ma si basa sui Comuni. Il Rei nel primo anno ha funzionato bene riuscendo a raggiungere più di un milione di persone. Cioè circa il 50% dei potenziali destinatari. Ha un problema però: servirebbero più risorse”.
Reddito di cittadinanza, Boeri: Inps per farlo funzionare meglio
Per Boeri: “ il reddito di cittadinanza va gestito in modo oculato”. Subito dopo offre la immediata disponibilità dell’ ente previdenziale da lui presieduto. “ Noi come Inps siamo pronti a impegnarci per farlo funzionare al meglio. La nostra macchina già interagisce con i Comuni, mentre i centri per l’ impiego hanno bisogno di più tempo per riorganizzarsi. E poi bisognerebbe ripristinare la precompilata Isee, che ora è ferma per i paletti del Garante della privacy: in questo modo gli interessati avrebbero meno oneri al momento di fare domanda”.
Reddito di cittadinanza, Boeri: penso che la domanda sarà necessaria
Nell’ intervista viene chiesto a Boeri se, per lui, il reddito di cittadinanza dovrà prevedere da parte dei destinatari una domanda. Risposta: “Penso che la domanda sarà necessaria, prima però è possibile avvisare le persone che potenzialmente hanno diritto e questo con la precompilata Isee si può fare. Ma ripeto, le domande dovrebbero passare dai Comuni”.
Reddito di cittadinanza, per Boeri c’è rischio di ritardi
Nella parte finale Boeri evidenzia alcuni potenziali rischi tra cui i ritardi. “ Noi ce la metteremo tutta ma ancora non abbiamo visto un articolato. E i ritardi pesano: non si può pensare di chiudere la norma il 31 dicembre e poi partire con l’ applicazione dal primo gennaio. Posso dire che vedo alcuni rischi. Il principale è quello di disincentivare le persone dal cercare lavoro”.
Infine rispetto al termine economico del reddito di cittadinanza Boeri aggiunge: “ un’ altra cosa saggia sarebbe partire gradualmente, con soglie più basse e una platea parziale, proprio per raggiungere in modo mirato chi ha davvero bisogno. Per arrivare ai 780 euro c’è tempo tutta la legislatura”.
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