Riforma pedaggio autostrada: costo e aumento tariffe. Quando in vigore
Aumento pedaggio autostrada 2019, cosa cambia con la Riforma
Pochi mesi fa abbiamo pubblicato un articolo dedicato alle differenze di costo in Europa dei pedaggi autostradali. Tema che torna di grande attualità in seguito alle novità che arrivano dall’Europarlamento. Infatti è stato dato il via libera alla riforma del sistema dei pedaggi stradali per i veicoli commerciali che prevede una tariffa basata sul chilometraggio come in Italia anziché a tempo, e che introduce anche il principio che i mezzi più inquinanti pagano di più.
Riforma pedaggio autostrada, quali mezzi sarebbero coinvolti
In aula a Strasburgo i voti favorevoli sono stati 398, 179 contrari e 32 le astensioni. Sostanzialmente la norma punta a garantire che i veicoli siano tassati in funzione dell’uso effettivo della strada e dell’inquinamento da essi generato. L’obiettivo è il pedaggio autostradale basato sulla distanza. Dovrà essere introdotto dal 2023 per i veicoli pesanti e i furgoni destinati al trasporto di merci di maggiori dimensioni (oltre 2,4 tonnellate) e dal 2027 per veicoli commerciali leggeri, cioè sia furgoni che minibus.
Riforma pedaggio autostrada, tariffa in base ai km percorsi
In pratica i Paesi che al momento prevedono tariffe in base al tempo dovranno passare, come già avviene in Italia, a tariffe basate sulla distanza. La norma punta a contribuire al conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’UE nel settore dei trasporti. E a rendere più equi i diritti di utenza stradale. Per esempio Paesi come la Germania che impongono il pagamento di una sorta di tariffa annuale, dovranno passare al nuovo sistema con una tariffa in base al numero di chilometri percorsi.
Riforma pedaggio autostrada, le altre novità
Per incentivare un maggiore uso di veicoli a basse o zero emissioni, i Paesi dell’UE dovrebbero inoltre fissare tariffe stradali diverse in base alla quantità di CO2 emessa e alla categoria del veicolo. Le nuove norme consentirebbero ai paesi di fissare sconti, ad esempio per gli utenti abituali di veicoli leggeri in zone non densamente popolate e nelle periferie delle città. Per garantire che gli utenti occasionali e i conducenti di altri Paesi UE siano in modo equo, la legislazione introduce limiti di prezzo per i bolli a breve termine che possono essere previsti anche per i conducenti di automobili.
C’è da specificare che l’iter legislativo di approvazione della norma è ancora abbastanza lungo. Infatti i 28 devono adottare la loro posizione. Poi partiranno i negoziati per concludere, a seguire, il percorso con l’approvazione del testo finale.
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER
PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM