Bonus terzo figlio 2019: terreni gratis e agevolazioni in Legge di Bilancio
Bonus terzo figlio 2019: La misura dovrebbe riguardare la concessione gratuita di terreni incolti e mutui a tasso zero per l’acquisto della prima casa
Agevolazioni terzo figlio e bonus 2019
Bonus terzo figlio 2019: terreni gratis e agevolazioni in Legge di Bilancio
Terreni gratis col terzo figlio
Nella manovra ci sarà spazio per quello che è stato ormai soprannominato il “bonus per le famiglie numerose“. Infatti, l’ esecutivo è al lavoro per garantire una serie di agevolazioni alle coppie con tre figli o in procinto di avere il terzo figlio. La misura dovrebbe riguardare, innanzitutto, la concessione gratuita di terreni incolti di proprietà statale poi mutui a tasso zero per l’ acquisto della prima casa.
Secondo l’ ultima bozza a disposizione, saranno coinvolti i terreni demaniali agricoli o a vocazione agricola non immediatamente utilizzabili per altri scopi istituzionali nonché i terreni incolti del Mezzogiorno.
Nello specifico, si pensa di affidarli gratuitamente alle famiglie con terzo figlio nato tra il 2019 e il 2021 per un periodo non inferiore ai 20 anni. Dunque, le terre abbandonate dall’ Abruzzo alla Sardegna, dal Molise alla Sicilia, passando per Campania, Calabria, Puglia e Basilicata potrebbero essere concesse anche a giovani imprenditori agricoli a patto che riservino una quota del 30%, appunto, a un famiglia con tre figli o in procinto di avere il terzo figlio.
Bonus terzo figlio: mutui a tasso 0 per acquisto prima casa
Secondo punto. Non solo la possibilità di ottenere la concessione gratuita dei terreni incolti di proprietà demaniale; per le famiglie con tre figli dovrebbe essere previsto anche un mutuo agevolato per l’ acquisto della prima casa. Nello specifico, se in possesso dei requisiti, potranno ottenere un mutuo fino a 200mila euro a tasso zero per 20 anni in caso di acquisto di una prima casa in prossimità del terreno concesso. Al momento, bene sottolinearlo, la manovra in cui è contenuto il provvedimento è ancora solo una bozza. Detto ciò, in linea teorica, il governo potrebbe stanziare per quest’ ultima iniziativa 5 milioni di euro per il 2019 e 15 milioni per il 2020.