A Monza ha piovuto. Dopo mesi di cielo sereno è arrivata la pioggia e come troppo spesso accade ha lasciato buchi nelle strade, in alcuni casi si tratta di veri e propri crateri, che si sono aperte nell’asfalto. E non è finita, i ponti sono ostruiti da detriti di ogni genere: rifiuti, rami secchi, oggetti di plastica.
Anni di incuria, di assenza di manutenzione, anni in cui gli assessori si comportavano come Romani, spendevano 5000 euro in due mesi per un cellulare a cui risponde sempre e solo la figlia (che lo ammette candidamente: «Non trova Paolo su questo numero» «No, sono la figlia, le lascio un altro numero se deve contattarlo») e non mettevano mai piede in Consiglio Comunale. Le città non si amministrano da sole e se chi deve farlo fa altro le cose cominciano a non funzionare più. Come le strade di Monza. O come le scuole di Monza che si ritrovano da anni senza nemmeno le aule per tutti.
Qualcuno dovrà spiegare a chi ha amministrato Monza per anni che la vita è diversa dalla fiction ambientata nella città.
[wp_connect_like_button href=”” send_button=”disabled” layout=”standard” width=”600″ show_faces=”enabled” verb=”like” colorscheme=”light” font=”arial” ref=”” /]
[wp_connect_comments href=”” width=”600″ num_posts=”6″ colorscheme=”light” /]