Aumento importo bollo auto, quanto è destinato a salire
Bollo auto 2019: aumento costante importo, quanto salirà ancora?
Incremento bollo auto, cosa è previsto nel 2019
Le ultime notizie sul bollo auto 2019 riportano una recente indagine a proposito di un aumento sostanzioso dell’imposta sulle famiglie italiane negli ultimi 5 anni. Ma non è solo la tassa di proprietà sull’auto a pesare sui contribuenti ma anche le spese dovuti ai carburanti, dal costo tra i più alti in Europa. Relativamente al bollo auto è stato infatti registrato un incremento notevole dal 2013 al 2017; nel quinquennio preso in considerazione l’aumento è stato di quasi 20 punti percentuali e più precisamente del 19,8%. L’indagine è stata condotta dalla Uecoop (l’Unione europea delle cooperative) che ha utilizzato i dati Istat relativi ai consumi dei cittadini italiani.
Bollo auto 2019: stangata aumenti negli ultimi anni
Nel lasso di tempo preso in considerazione, la spesa per l’imposizione fiscale sui veicoli di proprietà ha registrato un aumento di 171,6 milioni di euro per anno. Per arrivare a un totale di 5,2 miliardi di euro alla fine del 2017. Un salasso che colpisce le famiglie, ma anche le imprese. Per queste ultime si è registrato un aumento delle imposte sui veicoli dell’11,3%, per una spesa complessiva di 1,5 miliardi registrata a fine 2017.
Ma il bollo auto non è l’unica spesa a pesare, con il suo costante incremento. A registrare rincari evidenti anche il prezzo dei carburanti. In Italia si segnalano infatti i prezzi tra i più alti d’Europa relativamente alla benzina (media di 1,67 euro), alla pari di Grecia e Olanda, ma anche riguardo al diesel (media di 1,57 euro).
Si tratta di spese, quelle del bollo auto e dei carburanti che gravano a lungo termine sulle famiglie e sulle aziende, soprattutto per quelle impiegate in trasporti e spostamenti quotidiani.
Bollo auto 2019: aumento veicoli più inquinanti?
A tutto questo si aggiunge poi la possibilità non tanto remota di voler aumentare il prezzo del bollo auto 2019 sui veicoli più inquinanti, e più precisamente sui diesel Euro 3 ed Euro 4. Incentivando così i contribuenti all’acquisto di un nuovo veicolo più pulito. Un’altra spesa, insomma, che si aggiunge a quelle già vigenti obbligatorie annue.
L’auspicio è che si possa avanzare a livello nazionale – ovvero estendendo alle altre Regioni – iniziative come quella già attiva in Lombardia, nella quale è possibile pagare il bollo auto tramite domiciliazione bancaria, usufruendo peraltro uno sconto del 10%. Una piccola consolazione ma comunque importante di fronte ai dati impietosi rilevati da Uecoop.
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