Poste Italiane: buoni fruttiferi e rimborso integrale, condanna a Lecce
Rimborso buoni fruttiferi, altra condanna per Poste Italiane
Un’altra causa contro Poste Italiane in merito al rimborso dei buoni fruttiferi postali. Un’altra vittoria per i sottoscrittori, che si vedono percepire quanto dovuto dopo le pronunce della giustizia. Sugli scudi lo Sportello dei Diritti, che ha preso in carico la delicata situazione di due persone titolari di buoni fruttiferi postali appartenuti a un familiare mancato.
Poste Italiane: rimborso buoni fruttiferi a Lecce, cosa è successo
Al momento della richiesta di rimborso è accaduto il solito episodio che, come di consueto, raccontiamo spesso nelle nostre cronache. Recatisi nell’ufficio postale, i due soggetti, figlio con madre di 90 anni, si sono sentiti rispondere che il rimborso spettante sarebbe stato dimezzato rispetto alle aspettative. Vale a dire, poco più di 30 mila euro a fronte di un importo effettivo di poco superiore a 60 mila euro. Il dimezzamento sarebbe stato determinato dal noto decreto ministeriale del 1986, che applicava anche retroattivamente il meccanismo di rivalutazione (o svalutazione) dei buoni.
Poste Italiane: rimborso buoni fruttiferi, la battaglia legale
I titolari dei buoni hanno deciso di non demordere. Si sono quindi rivolti allo Sportello dei Diritti, che ha preso in carico le loro difese nella persona dell’avvocato Donato Maruccia. Il Tribunale di Lecce ha così dato ragione ai titolari dei buoni e condannato Poste Italiane a sborsare l’importo effettivo del rimborso spettante, quantificabile in 61.277,84 euro più interessi e spese di procedura. Insomma, una somma decisamente importante per i titolari dei buoni. Ma soprattutto una vittoria che fa altro precedente giurisprudenziale in materia.
Buoni fruttiferi postali: cosa controllare prima del rimborso
Poste Italiane: rimborso buoni fruttiferi, agire in fretta
Di questa opinione è il presidente dello Sportello dei Diritti, Giovanni D’Agata, che ha commentato con soddisfazione l’esito della vicenda giudiziaria. Come si legge in un comunicato dello stesso Sportello, “si tratta di un altro precedente molto significativo non solo per il notevole importo dell’investimento, sicuramente tra i più alti a livello nazionale finora mai riconosciuti. Ma anche perché rende giustizia a coloro i quali si sono sacrificati una vita per risparmiare somme anche molto ingenti e non si sono visti rimborsare quanto promesso”. L’invito rivolto ai soggetti che si trovano nella stessa situazione, è quella di procedere al più presto per far valere i propri diritti e non perdere per sempre gli investimenti di una vita.
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