Pensioni notizie oggi: Quota 100 e 41, Pd stronca il governo
Pd contro il governo sulla Quota 100
Pensioni notizie oggi: ancora polemica sulla riforma previdenziale del Governo Conte. Ad insorgere, dopo gli attacchi dei giorni scorsi, è ancora il Partito Democratico che denuncia l’assenza di Quota 100 e reddito di cittadinanza dalla manovra. Secondo alcuni esponenti del partito di opposizione la spiegazione sarebbe da ricercare nelle difficoltà nel far quadrare i conti. Tuttavia stando alle dichiarazioni di molti rappresentanti della maggioranza di Governo non ci sarebbe nessun tipo di problemi. E a breve le due misure prenderanno forma tramite due disegni di legge che entreranno in vigore nella prima parte del 2019.
Pensioni notizie oggi, Damiano (PD) ‘Governo fatica a tenere fede a impegni’
L’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano ritiene che l’assenza dalle misure contenute nella manovra sia un “sintomo di difficoltà del Governo che fatica a tenere fede agli impegni presi perché i conti non tornano”.
“Nonostante questa situazione precaria – ha aggiunto l’esponente del PD – che sta già creando delusione e contestazioni da parte dei cittadini che avevano immaginato che queste promesse elettorali del Governo giallo-verde fossero già in vigore o almeno a portata di mano, stupiscono i continui rilanci nelle dichiarazioni degli esponenti della maggioranza“.
In particolare Damiano attacca il segretario della Lega. “Salvini si è spinto addirittura a promettere che si andrà in pensione nel 2019 con 41 anni di contributi, anche se gradualmente con le finestre trimestrali. Lo ribadiamo: i vecchi conti di Inps e Ragioneria richiedevano 6 miliardi per Quota 100 e altri 6 per i 41 anni. Ci risulta che nella legge di Bilancio, per le pensioni, ci siano 6,7 miliardi. Un’altra delusione in arrivo? A meno che i conti di Inps e Ragioneria siano nel frattempo cambiati”.
Pensioni notizie oggi, Baruffi (PD) ‘Tre retromarce di una certa rilevanza’
Dalla sua pagina Facebook arriva il commento di Davide Baruffi già segretario provinciale del PD di Modena ed ex deputato PD nella legislatura tra il 2013 ed il 2018. “Quindi escono dalla manovra sia il reddito di cittadinanza che la riforma della Fornero. Inoltre si rinuncia al ricalcolo delle pensioni d’oro per intervenire successivamente con un contributo di solidarietà (esattamente come nella passata legislatura). Sono tre retromarce di una certa rilevanza”.
Infine sul sito Democratica nell’articolo di Stefano Minnucci che compie un’analisi sulla situazione attuale si legge: “Quota 100 della Lega sembra più una finestra per permettere il pensionamento anticipato per alcuni (solo nel 2019). Il reddito di cittadinanza appare invece molto lontano dai 780 euro sbandierati durante la campagna elettorale”.
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