Aumento stipendio docenti 2019: fondi in Legge di Bilancio al via
Stipendio docenti: ultime notizie sull’aumento 2019
Molti docenti stanno aspettando novità sul possibile aumento di stipendio per il 2019. E (buone) nuove arrivano da Luigi Di Maio, che in una diretta su Facebook ha voluto fare il punto della situazione sulla prossima Legge di Bilancio. Durante l’intervento, durato circa mezz’ora, il ministro dello Sviluppo Economico ha dichiarato che nella Manovra saranno inseriti anche interventi per il settore scuola, università e ricerca. Infatti il governo sarebbe al lavoro per trovare i fondi necessari a investire nel settore scolastico e garantire ai docenti l’atteso aumento di stipendio. Non stiamo parlando però di cifre esigue: vanno trovate risorse importanti e i fondi potrebbero essere prelevati dal taglio delle detrazioni fiscali e degli sgravi ai petrolieri.
Aumento stipendio docenti 2019: parla Di Maio
“Un’altra parte delle cose che servono a questa Legge di Bilancio entreranno nei prossimi 2 mesi”, ha affermato Di Maio su Facebook. “Più soldi a università e scuole. Nei prossimi 2 mesi, per arrivare all’approvazione definitiva della Legge di Bilancio, dovremo mettere più soldi sulla scuola, sull’università e sulla ricerca. Perché investire sul capitale umano significa anche investire sulla formazione dei più giovani”.
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Aumento stipendio docenti 2019: ecco i fondi
Ma dove si troveranno i fondi per impiegare le risorse sul comparto della formazione e dell’istruzione. “Abbiamo ancora tanti soldi da tagliare. Le detrazioni e gli sgravi fiscali ai petrolieri ancora devono essere tagliati. Tagliamo da dove s’inquina e mettiamo là dove serve, ovvero nella formazione dei nostri ragazzi, ma anche negli stipendi dei nostri insegnanti. Nella formazione dei nostri giovani universitari, ma anche nell’aggiornamento della didattica per modernizzare e migliorare la formazione. Mettiamo nella ricerca, il vero motore di sviluppo del Paese”.
Poi s’interverrà anche sulle pensioni d’oro. Di Maio si è dichiarato ancora insoddisfatto dei soldi che si recupereranno dai tagli alle pensioni d’oro perché vorrebbe ricavare di più. Poi “ci sarà la norma che taglierà i fondi ai giornali”. Tutti interventi dai quali il leader pentastellato spera di poter ricavare i fondi necessari al reinvestimento sul settore scuola, aumento stipendio docenti compreso. Basteranno per accontentare i docenti ed equiparare i loro stipendi a quelli della media europea? Non resta che attendere i numeri e le novità ufficiali in arrivo nel corso dei prossimi 2 mesi.
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