Pensioni notizie oggi: Quota 100 o anticipata, cosa cambia col lavoro
Pensioni notizie oggi: sono moltissimi gli interrogativi che in queste settimane molti lavoratori si pongono in relazione alla riforma previdenziale. Intanto c’è da dire che di certo c’è lo stanziamento di 6,7 miliardi di euro da parte del Governo previsto dalla Legge di Bilancio. Mentre i dettagli relativi alle regole con cui andare in pensione saranno contenute in un apposito decreto che Di Maio ha garantito che sarà pronto, al massimo, subito dopo Natale. Fatto sta che Quota 100 farà certamente parte del provvedimento con cui l’esecutivo Conte darà il via al superamento della riforma Fornero.
Pensioni notizie oggi, Quota 100 o anticipata
In cosa consisterà Quota 100? Stando ai ripetuti annunci da parte degli esponenti del Governo darà la possibilità di andare in pensione a coloro che avranno raggiunto due requisiti minimi: 62 anni come età anagrafica e 38 anni di contributi versati. Inoltre l’obiettivo del Governo è di estendere la formula in maniera sempre più flessibile: con combinazioni quali 60 anni di età e 40 anni di contributi. Oppure 63 anni di età e 37 anni di contributi. Ovvero più opzioni la cui somma sia comunque utile a raggiungere appunto Quota 100. Per ora – hanno spiegato alcune voci ufficiali del Governo – non è possibile per ragioni legate alle coperture economiche.
I dubbi di molti cittadini dipendono dalla maggiore ‘convenienza’ ad andare in pensione con le regole attualmente in vigore rispetto alle misure di prossima applicazione. Un esempio? C’è chi a breve raggiungerà i requisiti per andare in pensione con la cosiddetta pensione anticipata. Cioè al raggiungimento entro il 2018 di 42 anni e 10 mesi (per gli uomini) e 41 anni e 10 mesi (per le donne) di contributi. In base all’aspettativa di vita era previsto l’allungamento del termine di 5 mesi. Ma non si sa al momento se sarà o meno confermato. Chi si trova in questa posizione talvolta non sa se preferire come modalità la pensione anticipata o Quota 100.
Pensioni notizie oggi, finestre e dubbi temporali
Chiunque abbia dubbi a riguarda farebbe probabilmente meglio a considerare le regole attualmente in vigore. Infatti come abbiamo detto Quota 100 e le altre novità in materia previdenziale del Governo Conte devono ancora essere messe nero su bianco. Un’altra grande incognita ad esempio riguarda le cosiddette finestre. Si parla di varie possibilità a seconda dei settori di appartenenza come categoria di lavoratori. Cioè, stando a quanto trapela per i lavoratori della scuola, è prevista una finestra di uscita unica nel mese di settembre.
Mentre i lavoratori del settore privato potrebbero avere ben 4 finestre a loro disposizione, una ogni tre mesi, per i lavoratori del settore pubblico si attende di conoscere la norme sebbene da più parti si evidenzi il rischio di paralizzare l’attività degli uffici pubblici. Per cui i tecnici starebbero valutando ipotesi e soluzioni con cui frenare l’uscita in massa di lavoratori del pubblico impiego.
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