Pensioni ultime notizie: TFR e TFS per Quota 100, mancano 7 miliardi
Sul tema pensioni ultime notizie riportano la preoccupazione dei diretti interessati sull’entrata in vigore di Quota 100 e sulle risorse per Tfr e Tfs.
Il problema resta quello delle risorse disponibili. Mentre il Governo cerca di rassicurare i cittadini attraverso dirette Facebook e frecciatine ai media, gli analisti con la passione per i numeri riportano che qualche conto non torna. Così sul fronte pensioni ultime notizie riguardano ancora Quota 100 e tutti i soldi che mancano, ad esempio, per la corresponsione di Tfr e Tfs. Liquidità che gli esponenti del governo giallo-verde affermano arriverà da tagli a settori meno necessari rispetto alle esigenze di chi vuole e potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi. Ma i dubbi continuano a emergere. Soprattutto perché di Quota 100 ancora non si conoscono i dettagli precisi. E finché le parole non saranno messe nero su bianco, filtreranno continuamente dubbi.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 sperimentale?
L’ipotesi di una Quota 100 sperimentale e non strutturale, checché ne dica il Governo, s’infiltra nei pensieri degli esperti di economia. Ne ha parlato anche Federico Fubini sul Corriere della Sera, focalizzandosi soprattutto sulle risorse mancanti. Più precisamente, al momento, si parla di 2 fondi che andranno a finanziare reddito e pensioni di cittadinanza. 9 miliardi all’anno, di cui 6,8 circa per finanziare il rialzo del reddito minimo a 780 euro. E poi quei 6,7 miliardi da spendere nel 2019 per finanziare Quota 100, che nei 2 anni successivi diventeranno 7. Invero, il Governo spera di risparmiare 1,7 miliardi di euro il prossimo anno, perché non tutti, causa paletti e finestre di uscita disponibili, sceglieranno di pensionarsi tramite il canale Quota 100. Tuttavia, le cifre per ora promesse sono queste.
Ma i conti non tornano. “Solo per integrare fino a 780 euro al mese i redditi dei circa tre milioni di italiani con dichiarazioni fiscali fino a mille euro l’anno, servirebbero 26 miliardi”, scrive Fubini. E non finisce qui. “Per integrare le entrate degli oltre sette milioni che denunciano al fisco redditi fino a 500 euro al mese, occorrono più di 50 miliardi l’anno”. L’editorialista del quotidiano milanese le definisce “stime caute”. Perché è vero che va considerato anche quei 10 milioni di adulti che oggi non presentano dichiarazione dei redditi. Ma che il prossimo anno, invogliati dal beneficio economico, potrebbero cominciare a farlo.
E poi c’è Quota 100. “Ci sono soldi solo per chi si ritira nel 2019 e continuerà a pesare sul sistema previdenziale nei due anni seguenti. È una finestra che si apre e poi si chiude, non una revisione permanente”.
Pensioni ultime notizie: Quota 100 e Tfr, mancano i fondi?
Senza dimenticare il Tfr e il Tfs per i dipendenti pubblici. 7 miliardi fino al 2021 per la liquidazione dei dipendenti statali. A patto che non ci siano penalizzazioni, come già avviene oggi, che scoraggino le intenzioni dei lavoratori a uscire prima con Quota 100. Penalizzazioni sull’assegno (chi esce prima, guadagna meno), ma anche sotto l’aspetto del riconoscimento dei contributi figurativi, fino a un massimo di 3 stando alle ultime voci. Elemento questo da non sottovalutare per il futuro, in cui sarà sempre più difficile farsi riconoscere gli anni di contributi richiesti per via di precariato e carriere discontinue.
A proposito di dipendenti pubblici sono da sottolineare anche le recenti dichiarazioni del ministro Giulia Bongiorno rilasciate a SkyTg24. Bongiorno ha fatto intendere la possibilità di un preavviso obbligatorio di 9 mesi per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione che vedono in Quota 100 un’opportunità di uscita. Una disparità di trattamento rispetto ai lavoratori privati – come esiste già sulla corresponsione del Tfr – e che potrebbe rivalersi al di fuori delle rosee aspettative di un tempo. Perciò non resta quindi che attendere i prossimi aggiornamenti per capire in quale direzione andrà Quota 100 e se alla fine risulterà più soddisfacente o deludente.
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