Aumento Imu e Tasi 2019: cosa cambia in Legge di Bilancio

Pubblicato il 7 Marzo 2019 alle 06:05 Autore: Daniele Sforza

Di aumento Imu, Tasi e Tari nel 2019 se ne parla spesso ultimamente, visto che in Legge di Bilancio potrebbe essere sbloccata la leva fiscale.

Aumento Imu e Tasi 2019
Aumento Imu e Tasi 2019: cosa cambia in Legge di Bilancio

Imu e tasi 2019, i cambiamenti in legge di bilancio


Di aumento Imu, Tasi e Tari nel 2019 se ne parla da quando il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli ha aperto alla richiesta dei Comuni di sbloccare la leva fiscale. “Noi siamo d’accordo sullo sblocco della leva fiscale”, ha dichiarato in occasione dell’Assemblea Anci a Rimini. “Si tratta di un tema annoso che i sindaci hanno posto, ma sul quale non tutti sono d’accordo”.

Aumento Imu, Tari e Tasi 2019: leva fiscale, verso lo sblocco?

La leva fiscale, introdotta con la Legge di Bilancio 2016 dal governo Renzi, di fatto impediva ai Comuni di alzare le aliquote sulle imposte locali, quindi Imu sulla seconda casa, Tasi e Tari sui rifiuti. Di anno in anno il blocco della leva fiscale è stato rinnovato fino all’ultima proroga, in scadenza il 31 dicembre 2018. E stando alle ultime voci, non ci sarà un ulteriore prolungamento del blocco, anzi. Il tema della leva fiscale sarà discusso in Legge di Bilancio e la Castelli ha fatto appello al buon senso dei primi cittadini in merito all’ eventuale e temuta pressione fiscale sui cittadini, “salvi” fino a oggi. “Siamo convinti che un buon sindaco sa come calibrare con i suoi cittadini la necessità fiscale. E il cittadino sceglierà se questa è stata una buona misura oppure no”.

Aumento Imu e Tasi 2019: le preoccupazioni dei cittadini, le ragioni dei Comuni

La preoccupazione maggiore è che il rialzo delle aliquote previsto dalla maggior parte dei Comuni in caso di sblocco della leva fiscale, vada a vanificare gli effetti benefici della flat tax e ciò potrebbe trasformarsi in un autogol per il governo. Infatti, viste le continue richieste al governo, molti Comuni non aspettano altro che lo sblocco della leva fiscale sia ufficializzato. Ciò al fine di sancire gli aumenti già in cantiere.

A tal proposito, a inizio ottobre il presidente della Commissione finanza locale dell’Anci, Mauro Guerra, in occasione di un convegno tenutosi a Caserta, affermò la necessità per i comuni di un quadro di maggiore e migliore stabilità sotto l’aspetto finanziario, normativo e ordinamentale. “I comuni possono contribuire alla ripresa, ma devono avere la possibilità di farlo”. L’Anci ha dunque reso noto come gli esperti del settore e gli amministratori presenti all’incontro abbiano sottolineato l’urgenza di mettere mano alla riscossione locale. Infatti, “la difficoltà di riscuotere le entrate costituisce uno dei principali fattori che portano gli enti in situazione di criticità finanziaria, se non proprio al dissesto”, con crediti “di modesta entità”, come riferito dallo stesso Guerra.

Pace fiscale 2019: Imu, Tari e Tasi nel condono cartelle 2000-2010

Infine va ricordato che Imu, Tari e Tasi rientreranno nel condono cartelle esattoriali notificate tra il 2000 e il 2010 e che dovrebbero andare incontro alla definitiva cancellazione entro il 31 dicembre 2018, come stabilito dalla misura in seno alla pace fiscale. A essere definitivamente annullati i debiti di importo inferiore a 1.000 euro. Il procedimento avverrà in maniera automatica, vale a dire che il contribuente non dovrà inoltrare apposita richiesta, né fare alcunché.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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