Fabio Fazio e Che tempo che fa: trucco ascolti TV, le accuse al conduttore
Che tempo che fa sotto accusa
Fabio Fazio e Che tempo che fa: trucco ascolti TV, le accuse al conduttore
Che tempo che fa, accuse a Fazio
Guai in vista per Fabio Fazio. Secondo le accuse di Davide Maggio, il conduttore del programma Rai Che tempo che fa utilizzerebbe dei trucchi per pompare lo share. Cerchiamo quindi di comprendere al meglio le dinamiche di questa intricata vicenda.
Le accuse a Fabio Fazio
Il sito davidemaggio.it si occupa di news del mondo dello spettacolo, gossip e televisione. Proprio su questo sito è stata pubblicata un’analisi dettagliata dello share rate, cioè l’indice di ascolti, del programma di Fazio Che tempo che fa. Secondo il sito L’Officina, la casa di produzione di Fabio Fazio, usa alcuni artifici per rimarcare la leadership di ascolti del programma.
In realtà, i dati che dichiarano questa superiorità sarebbe stati manipolati dalla produzione allo scopo di far risultare al programma di Fazio uno share più alto di quello reale. Queste manipolazioni sarebbero il frutto di una serie altri marchingegni attuati da Fazio e dalla casa di produzione.
Un confronto troppo facile
Il primo trucco consisterebbe nel confrontare lo share con programmi come Paperissima Sprint. Un confronto troppo facile e che risulta sospetto.
Il secondo artifizio invece riguarderebbe le registrazioni Auditel della parte dello show denominata Il Tavolo che ha, di solito, un più basso indice di share. Lo share verrebbe “aiutato” anticipando la registrazione Auditel, evitando così la sovrapposizione con L’isola di Pietro.
I valori alterati dello share
Ultimo trucco di Fazio e dell’Officina sarebbe la pubblicazione degli indici di share per valore assoluto e non relativi alle singole puntate. In questo modo anche se domenica scorsa Che tempo che fa ha avuto ascolti peggiori di Paperissima, comunque gli indici risultano più alti.
Secondo Davide Maggio quindi bisognerebbe indagare meglio su questi dati indizio chiaro di uno share artefatto. Davide Maggio ha concluso il suo articolo con una domanda tagliente:
“Dov’è la trasparenza tanto invocata dal conduttore ligure?”
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