Money Transfer in Legge di bilancio 2019: imposta ad hoc Lega

Pubblicato il 9 Novembre 2018 alle 11:24 Autore: Giovanni De Mizio
Money Transfer in Legge di bilancio 2019: imposta ad hoc Lega

Money Transfer in Legge di bilancio 2019: imposta ad hoc Lega

Si sa, quando i soldi mancano, tutto fa brodo. Non fa eccezione la legge di bilancio e neppure il governo pro-tempore. Anche quest’anno, come da tradizione, l’esecutivo si appresta ad andare a cercare qualcosa di non ancora tassato. E potrebbe averlo trovato nei money transfer.

Un emendamento al decreto fiscale presentato dalla Lega vuole colpire i trasferimenti di denaro verso Paesi extra UE, con l’obiettivo di alimentare il Fondo Infrastrutture.

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Legge di bilancio: la nuova tassa sui money transfer

Se l’emendamento sarà approvato la nuova imposta colpirà i trasferimenti di denaro effettuati con money transfer verso Paesi fuori dall’Unione Europea per importi pari o superiori a 10 euro.

L’aliquota che verrebbe applicata sarebbe dell’1,5%, e dovrebbero essere escluse le transazioni commerciali.

Ad essere colpite sarebbero quindi soprattutto le rimesse degli immigrati: in totale nel 2017 sono passati per questo canale circa 5 miliardi di euro. Una somma certamente importante, anche se inferiore agli anni passati (6,7 miliardi nel 2009, 6,3 nel 2010, 8 nel 2011).

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Cosa sono e quanto costano i money transfer

L’aliquota dell’1,5%, se inserita in legge di bilancio, probabilmente scoraggerà diversi utenti dall’utilizzo di questo canale, che permette, tra le altre cose, di sostenere le proprie famiglie rimaste nei Paesi di origine, come facevano gli immigrati italiani nel secolo scorso.

Le agenzie di money transfer (le più note sono Western Union e Money Gram) permettono il trasferimento di somme di denaro in maniera quasi istantanea da un capo all’altro del globo. Il cliente che invia denaro deve recarsi in una di queste filiali munito di documento di riconoscimento e del denaro da inviare (può farlo anche con una carta di credito).

Una volta sbrigate le pratiche previste dalla legge in funzione antiriciclaggio (che comunque possono permettere transazioni opache), al cliente viene comunicato un codice. Una volta trasmesso al beneficiario, questo codice permette di ritirare la somma di denaro in contanti oppure con accredito su conto bancario.

In molti casi, la stessa operazione, ovviamente, può anche essere effettuata dai siti web delle stesse aziende. In ogni caso l’agenzia richiede una commissione sul denaro inviato, commissione che può arrivare anche al 10% della somma inviata.

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