Violeta Senchiu: omicidio a Sala Consilina, la ricostruzione dei fatti

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Violeta Senchiu: omicidio a Sala Consilina, la ricostruzione dei fatti

Violeta Mihaela Senchiu, 32 anni, di origine rumena uccisa sabato scorso da Gimino Chirichella, suo compagno, italiano di 48 anni, operaio presso il consorzio di bonifica Vallo di Diano. La coppia residente a Sala Consilina, provincia di Salerno, aveva 3 figli, due maschi e una femmina; solo il più piccolo era figlio di Chirichella, in realtà, gli altri due erano nati da un precedente matrimonio della Senchiu. Il crimine è stato particolarmente efferato: Senchiu è stata arsa viva. Il movente dovrebbe essere la volontà di porre fine alla relazione tra i due, confessata dalla Senchiu poco prima dell’omicidio.

Violeta Senchiu: l’arresto

L’accusa della Procura di Lagonegro quella di omicidio premeditato pluriaggravato dalla crudeltà e dai futili motivi, oltre a quella di incendio doloso. Al primo interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Dunque, dopo la convalida della misura cautelare da parte del Gip, Chirichella si trova in una cella speciale dell’Ospedale San Carlo di Potenza poiché rimasto ferito a causa delle fiamme che lui stesso ha appiccato. L’uomo aveva dei precedenti per cui adesso rischia l’ergastolo.

Inizialmente, la reazione dei familiari alla notizia non è stata composta. Il fratello della Senchiu, Costantin, ha pubblicato un video in cui pronunciava delle pesanti minacce all’indirizzo del compagno della sorella e dei famigliari di quest’ultimo: “sono latitante, vengo in Italia mi faccio arrestare e spero di finire nel carcere dove sarai tu e giuro che ti cavo gli occhi e me li mangio”. Poi si è scusato, giustificando il suo  comportamento come conseguenza degli effetti dell’alcool.

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Violeta Senchiu: le indagini

Secondo le ultime ricostruzioni degli investigatori, Chirichella è tornato a casa nel pomeriggio di sabato con due taniche di benzina da 5 litri. Ha trovato la compagna Violeta Senchiu davanti al camino, quindi, ha cosparso con la benzina vari punti dell’appartamento situato al secondo piano di uno stabile in località Sagnano. Terribile l’agonia della donna – ustionato il 95% della sua superficie corporea – che è spirata nel pomeriggio di domenica all’Ospedale Cardarelli di Napoli. All’autorità giudiziaria non erano mai giunte denunce per maltrattamenti; alcuni amici li definivano una coppia “affiatata”.

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