Camerun: studenti rapiti, cosa succede in Ambazonia?
Camerun: studenti rapiti, cosa succede in Ambazonia?
Liberate il 7 novembre le 80 persone rapite lo scorso lunedì nella città di Bamenda, capitale della regione del Nord-Ovest in Camerun. Le persone sono in maggioranza studenti della scuola secondaria presbiteriana di Nkwen.
La vicenda permette di sottolineare quanto sta avvenendo da qualche tempo nelle regioni occidentali dello stato africano al confine con la Nigeria. Le regioni del Nord-Ovest e del Sud-Ovest sono zone a maggioranza anglofone, dove si è sviluppato da circa un anno un movimento armato che ne reclama l’indipendenza.
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Ciò, a partire dall’accusa al governo centrale di marginalizzare l’accesso ai posti di potere e ad uno status di vita superiore alla minoranza anglofona, trattata nei termini di una cittadinanza di seconda classe. I separatisti hanno reso “ingovernabili” per il governo centrale alcune zone del paese, come dichiarato alla BBC dall’analista Nna-Emeka Okereke.
Tra le varie sigle, vanno annoverati i Red Dragons, le Tigers e le Ambazonia Defence Forces (ADF). Insieme ad altri gruppi controllano una significativa parte delle regioni di Nord-Ovest e Sud-Ovest, come dichiarato dall’International Crisis Group.
Il nome designato per il nuovo Stato è quello di Ambazonia, di cui una prima dichiarazione di indipendenza è stata annunciata il primo ottobre 2017. Il presidente camerunense Biya rispose dichiarando guerra ai separatisti ed etichettandoli come terroristi.
Le milizie del movimento si sono scontrate più volte negli ultimi mesi con le forze governative. Le vittime tra truppe lealiste e separatiste sono già oltre il migliaio. Centinaia di migliaia di camerunensi hanno reagito abbandonando le aree teatro dei combattimenti.
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Camerun: emergono le divisioni
Sebbene non ci sia stata alcuna rivendicazione ufficiale, è praticamente sicuro che il rapimento sia riconducibile al conflitto tra il governo centrale e separatisti. Oltre ad un video girato da uno dei ragazzi, in cui i rapiti dicono di essere stati presi dagli “Amba Boys”, tra le rivendicazioni del movimento c’è anche infatti il boicottaggio degli istituti di formazione delle regioni in oggetto. Questi sono infatti visti come luogo centrale di riproduzione dell’ideologia e delle politiche del governo centrale.
Lo stesso movimento indipendentista armato è nato dall’opposizione vigorosa del governo alle proteste, guidate soprattutto da avvocati e professori, che chiedevano nel 2017 uno status maggiore di riconoscimento al sistema educativo in lingua inglese.
Le regioni occidentali del Camerun sono a lungo state colonie dell’Impero Britannico, paese colonizzato per la prima volta dalla Germania nel 1884 e poi passato a francesi (80%) e inglesi (20%) nel 1916. Il paese è poi diventato indipendente nel 1960, ma le divisioni linguistiche stanno ora emergendo, mentre l’economia ristagna e la corruzione domina lo scenario politico.
In Camerun è al potere da più di 30 anni Paul Biya, eletto per la prima volta nel 1982. E’ stato recentemente riconfermato a livello elettorale in un’elezione dove ha guadagnato più del 70% dei voti e in cui i candidati dell’opposizione hanno parlato di brogli e manipolazione dei risultati elettorali.
Michele Mastandrea